Secondo i dati Istat i consumi crescono, il sentiment di consumatori e imprese è positivo anche se siamo in deflazione (il contrario dell'inflazione cioè l'aumento dei prezzi). La carne è in ripresa ma ciò dipende dalle esportazioni. Per il resto, compreso il vino, siamo in concorrenza con gli altri Paesi del Sud Europa e anche con alcune zone come la California dove si coltiva la vite e il Canada che ci vende il suo grano duro (ma guai a dirlo a Barilla e ai Pastai tutti). Le comunità montane dell'Appennino si stanno appena adesso riprendendo dai terremoti degli ultimi tempi e ricominciano a portare le mucche ai pascoli e le pecore, tutti animali dai quali si ricavano degli ottimi formaggi di malga. Ma se la filiera (produzione, vendita all'ingrosso, vendita al minuto e soprattutto ricavi dalle vendite alla grande distribuzione organizzata che però in materia detta le sue leggi) non si riprende, le formaggelle restano sul posto e non si può pensare nemmeno di venderle all'estero (con l'aiuto dell'Ice). Insomma si può dire che il momento è critico, anche pensando alle altre filiere di prodotti (olive, olio evo e pomodori) che vantano l'Igp o le Dop.
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