Con i primi
freddi, arriva la stagione dei cocktail corroboranti, con sostanze caloriche, o
anche caldi, come punch e grog, a base di alcol messo a scaldare con spezie,
zucchero e limone. E la montagna è il luogo ideale dove degustarli.
Composti in genere da un liquore e un’altra sostanza,
alcolica o analcolica, che ne trasforma colore e sapore, i cocktail classici si
dividono in pre e after dinner, cioè aperitivi e digestivi, in quelli che vanno
bene a qualsiasi ora della giornata - cioè sono slegati dal momento del pasto -
e infine in dissetanti e in corroboranti.
I cocktail dei mesi freddi sono
principalmente anche se non esclusivamente, miscelati corroboranti, ossia
sufficientemente calorici - con l’aggiunta di panna, creme, tuorlo d’uovo
oppure vini dolci scaldati con zucchero e spezie - da apportare un supplemento
di energia. La loro gradazione alcolica non è troppo elevata, ma il sapore è
forte e caratteristico dell’ingrediente usato insieme al liquore principale.
Esempi noti di questa categoria di drink sono il Brandy Egg Nog (whisky con uova), il
Bullshot (con brodo), l’Irish Coffee (con caffè e panna).
I grog e punch sono a base di rum, o di
vino, e vengono serviti caldi, in bicchieri di vetro resistente e con manico e
struttura metallici, per consentire un’impugnatura sicura anche in presenza di
liquidi bollenti. In alternativa si può utilizzare anche il bicchiere per Irish
Coffee, che è un calice leggermente bombato, della capacità di circa 180 ml e
il cui gambo consente una presa ottimale senza scottarsi.
Il punch (una parola che nell’inglese di tre o quattro secoli fa vuol
dire cinque, come il numero dei suoi ingredienti: erbe aromatiche, frutta,
zucchero, alcol e fetta di limone) è un digestivo
caldo. ll punch di
frutta è una bevanda classica dei Paesi delle zone, come quelle di montagna,
dai climi freddi che unisce il vino alla frutta secca e ad alcune spezie come
la cannella e i chiodi di garofano.