E’ la ricotta di latte vaccino, con soddisfazione degli allevatori, il
gusto di gelato artigianale sul quale si dovranno misurare i partecipanti alla
“Coppa d’Oro” 2015, l’Oscar mondiale del gelato artigianale che si tiene di
Longarone Fiere, nell’ambito della MIG (Mostra internazionale del gelato) che
si svolgerà d dicembre.
Il Veneto, si sa, è la patria del gelato,
anche se questo alimento fu inventato nel Rinascimento dal fiorentino
Buontalenti. Istituito nel 1970, il concorso internazionale “Coppa d’Oro” che
si tiene a Longarone, in provincia di Belluno, nel corso della Mig, Mostra
internazionale del Gelato, che si svolgerà a dicembre, è considerato l’Oscar
mondiale del gelato artigianale. E ogni anno dà la possibilità ai maestri
gelatieri artigiani di tutto il mondo di mettere in evidenza le proprie
capacità professionali. Nell’albo d’oro della manifestazione figurano gelatieri
che hanno fatto la storia del gelato artigianale. Cioè di quel gelato che usa
il latte e la frutta in pezzi, anziché gli aromi, come accade talvolta. Nell'ultima
edizione, quella del 2014, il vincitore assoluto è risultato essere Mauro
Crivellaro della Bottega del Gelato di Mirano (VE). Con il risultato di vedere
il suo prodotto conquistare i turisti in vacanza e di ventare un must in
Germania dove sono migrati tanti nostri talenti di quest’arte.
Il gusto della edizione 2015 del Concorso è stato individuato dal Comitato
tecnico e i gelatieri dovranno misurarsi con il miglior gelato alla Ricotta
di latte vaccino.
Il Concorso avrà quale responsabile il Sig. Luigino Dal Farra e si avvarrà
della collaborazione dell’Accademia della Gelateria Italiana, i quali
s’impegneranno a curare lo svolgimento della gara che da quest’anno ha un nuovo
regolamento che si trova in internet. Altro concorso è “Gelaterie in web 2015”,
per il miglior sito internet delle gelaterie artigianali nel mondo, giunto alla
sua 14° edizione. Anche in questo caso le modalità del concorso e la scheda di
partecipazione si trovano in rete all’indirizzo della Fiera di Longarone.
Il gelato alla ricotta di latte vaccino è
un bell’impegno e può rappresentare anche un aiuto agli allevatori in crisi per
la scarsa remunerazione del loro prodotto che alla stalla si vende a meno del
costo di produzione. Per questo gli allevatori si rivolgono alle agrigelaterie
le gelaterie artigianali all’interno degli agriturismi quali nuovi mercati di
sbocco del loro latte. Ma il gelato non è considerato prodotto agricolo e non
rientra nel reddito agrario, mentre per esempio lo yogurt, anch’esso fatto con
il latte, sì.
Il miglior gelato alla ricotta di latte
vaccino farà rientrare in gioco i produttori di latte, dopo che da tanti anni i
gusti de gelato erano diventati tra i più strani, non solo a base latte e base
frutta (acqua), ma dei diversi e più fantasmagorici colori, come il gelato
azzurro gusto puffo. Adesso il gelato sta tornando invece ad essere un alimento
che dà nutrimento e può anche sostituire un pasto soprattutto se fatto con
ingredienti naturali.
A questo proposito, i gelatieri della
FIpe, riuniti in Cogel, hanno siglato attraverso il Ministero della Salute, un
accordo per acquistare il latte direttamente dall’allevamento, pagandolo 65
cent al litro, e aumentando così la remunerazione degli allevatori, che alle
Centrali lo vendono a 40 cent e queste lo rivendono a 1 euro, e confezionando
il gelato con questo latte crudo che viene poi pastorizzato in laboratorio. Per
Giancarlo Timballo, presidente Gogel, molto importante anche l’acqua che nel
caso del gelato alla frutta, deve essere purissima. E il febbraio prossimo al
Sigep di Rimini, Salone internazionale del gelato, della panificazione e della
pasticceria, una parte del gelato prodotto verrà utilizzato per essere
distribuito alle mense dei meno abbienti.