"L'Apericena non esiste", è il titolo di un libro di Federico Francesco Ferrero, che condivido pienamente. Lo stesso accade per il Cenone di Capodanno definito come anacronistico, vecchio e pure dannoso. E, aggiungo io, anche costoso. Meglio ripiegare su una cena in famiglia con una minestrina leggera e poi due fette di cotechino con lenticchie come da tradizione, ma nient'altro, nemmeno i dolci tradizionali, già consumati a Natale. E poi, via, 30 minuti di passeggiata a ritmo sostenuto. Buon Anno Nuovo.
"diario sul cibo per chi non crede che il cibo sia cultura ma nutrimento e garantirlo a tutti sarebbe già un bel passo avanti...esistono 'il pane e le rose'…assicuriamo il pane a tutti perché tutti possano avere anche le rose…"
giovedì 28 dicembre 2017
domenica 24 dicembre 2017
Spaghetti alle vongole
Oggi è vigilia e si mangia di magro. Vi suggerisco gli spaghetti alle vongole.
Ingredienti per 4 persone:
500 g di vongole piccole o veraci
500 g di spaghettini
olio
aglio
prezzemolo
sale qb
vino per sfumare
pangrattato
Preparazione:
Far aprire le vongole in una padella molto larga con un po' d'acqua dopo averle lavate. Gettare via quelle che non si aprono. Preparare un battuto di aglio e prezzemolo e farlo tostare nell'olio. Aggiungervi le vongole e sfumare con un pò di vino bianco. A cottura quasi ultimata mettervi del pangrattato per amalgamare il sugo. Fare cucocere gli spaghetti fini in una grande pentola d'acqua e sale grosso e, dopo averli scolati, condirli in un tegame ancora sul fuoco e servire nei piatti caldi con una parte di vongole sgusciate e le altre lasciate nel guscio.
L'etica vegana presuppone una filiera non sostenibile
Da quando negli ultimi anni
la parola etica è diventata universale e significa soprattutto non uccidere gli
animali, intere filiere agroalimentari sono cambiate. Nei Paesi poveri è
diventato più conveniente mangiare hamburger ed esportare i propri prodotti
vegetali e perciò “etici”. Per molte persone definirsi persone con etica
significa mangiare vegano e hanno pure creato un Parma Etica Festival, tre
giorni di talk, workshop e seminari sull’etica vegan e vegetariana. Altro
esempio di questa tendenza è la bibbia della comunità vegana italiana “La
cucina etica”, con lo scopo di fornire ricette legate allo sviluppo
sostenibile. A proposito del quale sarà utile ricordare come molti vegetali
quali anacardi, mandorle, avocado, quinoa e prodotti come soia e tofu
richiedono enorme impiego di acqua per essere coltivati e il sacrificio dei
contadini del Sud del mondo. Oltre alla scomparsa di riserve idriche e campi
grandi quanto Germania e Italia. Quello che dai vegani viene chiamato cruelty
free è anche la raccolta degli anacardi nel Sud Vietnam a prezzi di immensi
sacrifici dei contadini pagati pochissimo. Gli anacardi vengono poi processati
in India con metodi di produzione più disumani di quelli della Apple. C’è poi
tutto il capitolo della deforestazione a causa delle colture intensive come
quelle della soia. E anche se questa serve perlopiù da mangime per gli animali,
“sostituire carne e latte con analoghi alimenti raffinati come il tofu potrebbe
aumentare la quantità di terreno arato necessario per il fabbisogno alimentare”.
Una vasta quantità di alimenti consumati dai vegani richiede una lunga filiera
di lavorazione poco remunerata. Una cucina interamente vegana, come quella a km
0, praticamente non esistono.
venerdì 22 dicembre 2017
La prima colazione salata
La prima colazione, secondo i nutrizionisti, dovrebbe essere il pasto più importante della giornata. Ve ne suggersico alcune salate e molto golose.
Caffellatte con la focaccia, quella semplice, non al formaggio, ricetta ligure.
The con uovo sodo e pane tostato, ricetta austriaca.
Uova fritte con il bacon, salsiccia e pane tostato, succo d'arancia, la tipica colazione all'inglese.
Uovo alla coque con una piccola noce di burro, 2 foglie di peperoncino, un pò di olio tartufato e pane secco. Ricetta francese.
mercoledì 20 dicembre 2017
Crema al mascarpone
Ho letto da qualche parte il decalogo per non appesantirsi a Natale. Eliminare gli antipasti, non mettere il pane in tavola, dire alla nonna di cucinare un solo primo, mettere in tavola almeno una verdura cruda, non esagerare con gli alcolici e preferire il vino naturale, rimandare il formaggio al giorno dopo e poi fare una passeggiata di 30 minuti a ritmo sostenuto. Mi pare un'ottima idea, anche se mi è stata già richiesta la crema al mascarpone da mettere sopra il pandoro o il panettone.
Crema al mascarpone
Sbattere i rossi d'uovo con lo zucchero
montare gli albumi
incorporarli alle uova
incorporare infine il mascarpone.
E così addio ai buoni propositi.
domenica 17 dicembre 2017
Radicchio rosso e salsiccia
Questo è il momento del
radicchio rosso. E’ un’ igp (indicazione geografica protetta) e proviene dalla
zona del trevigiano. Eccone una ricetta di stagione.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di salsiccia
Un
radicchio rosso tondo di Chioggia
Un
radicchio rosso di Treviso
1
radicchio giallo screziato di rosso
Olio
Sale
Polenta
Preparazione:
Tagliate,
dopo averli lavati, i radicchi a listarelle sottili. Metteteli in una padella
con due cucchiai di olio e fateli appassire anche con una testa d’aglio che poi
toglierete. Aggiustate di sale e aggiungetevi la salsiccia tagliata a pezzi e
un po’ d’acqua. Finite la cottura della salsiccia (pochi minuti a seconda della
consistenza) e servite con la polenta. La polenta io la faccio quella già
pronta e ve lo suggerisco. Altrimenti fate bollire l’acqua in una grossa padella
di rame, aggiungete il sale e la farina di polenta gialla o bianca a pioggia e mescolate
per circa mezz’ora.
Tagliatelle con funghi e salsiccia
600 g di tagliatelle all’uovo
150 g di salsiccia
300 g di funghi porcini oppure 35 g di funghi porcini secchi
½ cipolla
1 spicchio di aglio
80 g di burro
80 g di formaggio parmigiano grattugiato
5 cucchiai di olio di oliva
Prezzemolo tritato
Sale e pepe
I funghi sarebbe meglio non
lavarli ma pulirli togliendo con il coltello la parte terrosa raschiando
delicatamente gambi e teste e infine strofinandoli con un canovaccio.
Completata così la pulitura, affettateli. Spunzecchiatele con un grosso ago da
cucina la salsiccia, tuffatela brevemente in acqua bollente e poi tagliatela a
rondelle. Mettete sul fuoco una casseruola con l’olio l’aglio e la cipolla che
dopo dorati vanno tolti e gettati. Aggiungete allora le rotelle di salsiccia, i
funghi affettati, sale e pepe. Cuocete tutto in fuoco vivo prima; poi
lentamente bagnando con brodo fino a cottura dei funghi. Lessate le tagliatelle
al dente e , per averle leggere e staccate, unite al sale in bollitura una
presina di bicarbonato. Dopo averle scolate conditele in una pirofila ben calda
con burro fuso e formaggio; solleva tele con due forchette per alleggerirle e
versatevi sopra il sugo dei funghi completato da una manciata di prezzemolo tritato.
Servitele con formaggio a parte.
mercoledì 13 dicembre 2017
Uova panate e fritte
Un ottimo antipasto consiste in queste uova, che farete cuocere sode per poi passarle nel pangrattato e friggerle nell'olio. Scolate in carta da cucina e servite calde.
Pasticcio di lasagne
Di lasagne pronte da mettere in forno a scaldare, per Natale, ce ne sono di ottime anche nei supermercati, ma se volete farle in casa, ecco la ricetta.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di lasagne secche o fresche (le prime vanno cotte molto di più, le seconde stanno in acqua bollente giusto il tempo di farle rinvenire)
500 g di carne trita mista
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
olio extravergine
1 scatola di pomodori pelati
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
sale qb
besciamella già pronta o in alternativa da cuocere con burro, farina e latte
parmigiano o grana
Preparazione:
Per il ragù fate prima appassire la cipolla, la carota e il gambo di sedano tritati nell'olio in una pentola capiente. Poi aggiungete la carne, sfumate con 1 bicchiere di vino rosso e lasciate cuocere. Aggiungete i pelati, il concentrato e il sale e coprite la pentola. Lasciate sobollire per un'ora. A parte, preparate la besciamella con una noce grande di burro, mescolandovi dentro tanta farina quanta ne prende e poi il latte fino ad ottenere un composto liscio ma non liquido. Cuocete infine le lasagne in acqua bollente una per una. In una pirofila imburrata stendete una parte delle lasagne, sopra il ragù e la besciamella e il formaggio. Continuate a fare gli strati finché non finite tutti gli ingredienti e finite spolverizzando di formaggio grattugiato. Infornate a 150° per mezz'ora.
martedì 12 dicembre 2017
Tagliatelle al concentrato
Il concentrato di pomodoro è un’ottima
alternativa ai pomodori pelati in scatola ma in questi ultimi anni se ne era un
po’ persa l’abitudine a usarlo. Ecco come fare nei primi piatti. Ma è un valido
aiuto anche nelle carni brasate.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di tagliatelle
¼ di tubetto di concentrato di
pomodoro
Olio di oliva
2 spicchi di aglio
Preparazione:
Fare appassire gli spicchi di
aglio nell’olio. Toglierli e metterci la passata di pomodoro. Fare cucinare
pochi minuti. In una pentola capiente far bollire l’acqua e cucinarvi le tagliatelle
per 5 minuti. Scolare e condire.
lunedì 11 dicembre 2017
A proposito di fame nel mondo
Paesi sovranisti ora che il
mondo è diventato globale? Pensa globale e agisce locale (glocal) si diceva una
volta. Oggi veramente il mondo è diventato un piccolo villaggio e più che mai
tutto il mondo è paese. Soprattutto dal punto di vista dell’alimentazione. La
pizza come patrimonio Unesco dell’umanità è stata ratificata a Seoul, in Corea
del Sud, là dove vivono sotto la minaccia costante di un pazzo che un giorno sì
e l’altro anche vorrebbe misurarsi a suon di missili con gli Usa di Donald
Trump. Ora chi sia tra i due il peggiore, America First è lo slogan del
presidente americano, non si sa. Ma intanto il mercato dappertutto è diventato
senza limiti. E non si sa più se valga la cura dello Stato con i suoi confini,
le sue realtà e le sue, o quella del libero mercato teorizzato da Adam Smith
nell’Ottocento. Intanto noi siamo tornati ad essere quelli d’o sole o mare e
pizza e tarantella, alla faccia dei tanti prodotti alimentari dop, doc e docg
(formaggi, salumi e vini su tutti), ratificati così dall’Unione Europea, che ci
farebbero davvero fare il salto di qualità nelle esportazioni con un’adeguata
comunicazione della loro eccellenze. Ma in giro per il mondo ci sono ancora
realtà che muoiono di fame, come i marocchini che attraversano il mare per
avere un chilo di farina. E a loro non importa come da noi, mondo dei ricchi,
se la farina sia integrale, di farro, di kamut o senza glutine, basta poter
dare qualcosa da mangiare ai loro figli.
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