giovedì 29 novembre 2018

Vino alla spina e doggy bag

La battaglia contro i rifiuti che non si sanno più dove mettere, passa anche attraverso il ritorno del vino sfuso nelle enoteche e nelle vinerie. Il vino così servito, viene spillato dalla botte come si fa per le birre e per le grappe, con il risultato di evitare di portare in tavola una bottiglia che poi andrebbe buttata. Altra tendenza contro lo spreco alimentare è la doggy bag, il sacchettino da riportare a casa dal ristorante con gli avanzi da scaldare e consumare a casa. Ma un altro espediente che andrebbe reintrodotto è quello di permettere ai clienti di portare la loro bottiglia da casa.

Carciofo superalimento


I carciofi sono ottimi anche tagliati a metà, impanati con farina, uovo e pangrattato e fritti nell’olio di semi di arachide. Oppure alla romana, le mammole, quelle grandi e tonde, da mettere a testa in giù nel tegame con olio, aglio e prezzemolo. O anche in pinzimonio, da tuffare da crudi tagliati a listarelle, in una tazzina contenente aglio tritato, prezzemolo, e acciughe sott’olio sfilettate. In ogni preparazione, secondo i nutrizionisti, i carciofi sono l’unico ortaggio invernale capace di mantenere inalterate le proprietà nutritive depuratrici del fegato e immuno depressive di colesterolo e diabete, anche da cotti. Mentre per le altre verdure, le brassicacee in particolare (cavoli, cavolfiori, broccoli, radicchio rosso, cavolo nero, cicorie) meglio una bollitura breve e consumarle appena  scottate per non interferire con la loro caratteristica di superalimenti. Infine, una scoperta per me è stata sapere che la frutta e la verdura in scatola, la cosiddetta appertizzazione frutto alla fine del Settecento dell'invenzione del francese Appert, mantengono le stesse capacità nutrizionali di quelle fresche. Lo pensavo solo per i surgelati, invece vale anche per le lattine tanto è vero che in Germania tanti anni fa ci fu un tentativo di vendere Prosecco in questo modo.   

Il turismo enogastronomico

L'Italia è il luogo dove più si gusta il cibo da strada anche da parte degli stranieri. Che ormai affollano ogni angolo della nostra Penisola a caccia di specialità alimentari. E' il turismo enogastronomico, che traina i viaggi nel nostro Paese anche se non sempre e non dappertutto l'origine dei prodotti è davvero italiana. Occhio quindi alle etichette.

mercoledì 28 novembre 2018

Vino, questo (s)conosciuto

Ho letto in questi giorni su internet e giornali interessanti articoli sui consumi di questa fine di un anno difficile per l'economia italiana. L'unico dato che conforta è l'aumento dei turisti esteri che visitano tutte le nostre città d'arte, compresa Milano. Per il resto vi è un leggero aumento dei consumi al dettaglio alimentari, come è logico in un periodo prefestivo, anzi il momento prefestivo per eccellenza: il Natale. Ma c'è totale confusione per esempio sui vini. Nonostante ci sia chi si occupa del mercato dei vini spumanti, per i quali sotto le feste aumentano le vendite, secondo autorevoli osservatori che oggi "lanciano le loro bottiglie" sul web, non è ancora chiara né la loro situazione né quella dei vini fermi. Sia per l'import che per l'export, per il quale è sempre più importante il mercato cinese. A tutt'oggi c'è chi osserva che a vendemmia ormai finita da due mesi, non ci sia un dato certo per gli ettolitri che se ne sono ricavati. Ma intanto i vini siciliani vengono pubblicizzati anche in tv e sempre in tv c'è un autorevole testimone che si è prestato allo spot per il vino in cartone. Bah ... 

lunedì 26 novembre 2018

Una ricetta del carciofo


Un ortaggio invernale dalle numerose proprietà salutari, contro i calcoli e per la depurazione del fegato, è il carciofo. Esiste in diverse varietà: le mammole romane, i carciofi viola con le spine liguri, per citarne solo due. Ed esistono anche diverse modalità di consumo, ovvero diverse ricette: alla romana, alla giudea, tagliati sottili senza cuocerli ma con delle fettine di grana padano o parmigiano reggiano e un filo di olio di oliva extravergine sopra. Come prima ricetta vi propongo questa:

Ingredienti per 4 persone:

4 carciofi

Una manciata abbondante di pangrattato

2 spicchi di aglio privati del loro interno verde

Sale e olio di oliva extravergine qb.

Preparazione:

Private i carciofi del gambo (che cucinerete nella stessa pentola ma a parte) e delle foglie esterne più dure. Tagliate la parte inferiore per renderla capace di stare in piedi. Lavate i carciofi sotto l’acqua corrente e allargatene la sommità in modo da potervi farvi entrare il composto di pangrattato, aglio tritato, olio e sale. Premete questo composto con la parte interna della mano in modo  che non fuoriesca troppo dal carciofo. Cuocete i carciofi per mezz’ora in un tegame largo dove li avrete messi in piedi, insieme con i gambi (da consumare a parte o tenere via per farne un risotto) e con acqua fino a metà della loro altezza. A cottura ultimata sistematene uno per piatto e consumatelo prendendo una foglia alla volta con la forchetta e pulendola del suo interno con il coltello (naturalmente la polpa della foglia così ricavata andrà posta sulla forchetta per portarla alla bocca, mai con il coltello!). Prese quasi tutte le foglie, mangiate il ripieno e infine il cuore del carciofo.

sabato 24 novembre 2018

Gnocchi di pane


Gli gnocchi di pane sono un tipico piatto dell’Alto Adige, da gustare con i primi freddi. Eccone la ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

500 g di pane raffermo

2 bicchieri di latte

1 etto di prosciutto tagliato a dadini o pancetta non affumicata

Sale qb

Farina

Preparazione:

Lavorare il pane raffermo con il latte fino a che diventi una pasta omogenea. Mescolarvi dentro il prosciutto o la pancetta e salare. Ricavare dall’impasto gli gnocchi di grandezza media. Infarinarli e gettarli nell’acqua bollente salata. Scolarli non appena salgono in superficie e condirli con burro sciolto in padella e formaggio oppure con il sugo dell’arrosto, oppure ancora accompagnarli al goulasch. In Sud Tirolo sono chiamati canederli, si ricavano dall’impasto più piccoli e si servono solitamente in brodo.

venerdì 23 novembre 2018

Polenta ai funghi


Quest’anno il raccolto è stato buono e i prezzi di conseguenza più abbordabili. Ma si può anche puntare sulle buste di funghi secchi da far rinvenire il mattino per la sera in acqua tiepida (non troppo abbondante).

Ingredienti per 4 persone:

 4 funghi porcini

Olio extravergine di oliva

2 spicchi di aglio

Prezzemolo

1 busta di polenta da 500 g a cottura rapida (8 minuti)

3 bicchieri di latte

1 l d’acqua

Sale qb

Preparazione:

Mondate i funghi dalla terra senza lavarli. Tagliateli a fettine sottili, passateli nell’olio e aglio caldi e salate. A cottura ultimata aggiungete una spruzzata di prezzemolo. In una pentola alta da polenta versate l’acqua, salate e fate bollire. Aggiungete la farina a pioggia mescolando bene perché non si formino i grumi. Continuate la cottura mescolando e aggiungendo il latte se la polenta risultasse troppo fissa. Versate la polenta cotta in una ciotola di cotto e servite e i funghi a parte con cui i commensali la condiranno.

Rinunciare alla stella Michelin e vivere felici


In un mondo in cui l’apparire conta più dell’essere c’è anche chi dice addio alle stelle Michelin, ma l’aveva fatto Gualtiero Marchesi per primo. L’inglese The Checkers punta su colazioni, pranzi di lavoro e qualche serata a tema. I titolari di questo ristorante hanno abbandonato così le cene gourmet per dedicarsi di più alla famiglia.


giovedì 22 novembre 2018

La ricetta dei cardi fritti al pomodoro


Il cardo è una tipica verdura autunno-invernale e questa è una ricetta molto golosa.

Ingredienti per 4 persone:

4 gambi di cardo da pulire

Acqua per la pastella qb

Farina 00 per la pastella qb

Sale

Olio di semi di arachide per la frittura

1 scatola di pomodori pelati

1 cipolla

Olio extravergine di oliva

Preparazione:

Lavate e pulite i cardi delle foglie più dure. Preparate la pastella con farina e acqua e sale fino ad ottenere una pasta liscia e morbida. Tuffatevi dentro i cardi tagliati a pezzi grossolani e poi friggeteli. A parte preparate un sugo con una cipolla tritata finemente soffritta nell’ olio extravergine e con il pomodoro. A cottura ultimata, mettetevi i cardi fritti e mescolate.

mercoledì 21 novembre 2018

Una piccola variazione sul tema

Da quando esistono i social, ognuno si sente autorizzato a postare le sue foto private e a scrivere di qualunque cosa, anche se non ne conosce esattamente i termini. Per carità, in giro per l’Italia, la nazione che più ha dato in termini di Umanesimo e Rinascimento, ci sono un sacco di persone colte ma anche semplicemente interessate agli accadimenti quotidiani che seguono attraverso i giornali, la radio e la televisione (do you rembember: The video killed the radio star?). Ecco non è andata esattamente così, ma quasi. Il web ci ha colti di sorpresa e ha rivoltato tutte le carte in tavola. Così abbiamo assistito alla meteora Renzi, all’arrivo dei 5stelle e al nuovo premier che abbiamo adesso. Ce la caveremo? C’è chi ne dubita. Ma in fondo non siamo il popolo di santi, eroi, poeti e navigatori? Ecco, bene, adesso navighiamo in internet ed è facendo questo che dovremmo stare attenti a scansare le fake news. Siamo martellati da una valanga di informazioni, vere e o false che siano, ma ne sappiamo meno di prima. E poi, ci avete fatto caso? Nelle pubblicità televisive compaiono sempre i bambini, anche se l’Italia invecchia velocemente, allevando così i consumatori di domani. Alla faccia  del Moige e del telefono azzurro.

Piccola postilla: se la Ue non accetta la nostra manovra non ci comprano più i bond, lo spread sale, le banche alzano gli interessi e famiglie e imprese non hanno accesso al credito, se non a costi proibitivi.   

lunedì 19 novembre 2018

Insalata di finocchi e arance

Questa è una tipica insalata invernale, adatta a chi vuole non eccedere nelle calorie durante il pranzo di Natale. Io la consiglio al posto dell'insalata di rinforzo della tradizione napoletana, anche se questa  è buonissima e ne troverete in rete tante ricette. Questa è più leggera.
Ingredienti per 4 persone:
2 finocchi maschi (quelli tondi adatti ad essere consumati crudi)
2 arance
una manciata di olive nere
olio extravergine di oliva
sale qb
Preparazione:
Mondate e tagliate a listarelle sottili i finocchi. Metteteli in una ciotola capiente ed aggiungetevi le arance sbucciate e tagliate a fette. Denocciolate con l'apposito utensile le olive nere e aggiungetele.
Condite infine con olio e sale.

Risotto al radicchio rosso

In inverno crescono due tipi di radicchio rosso: quello rotondo chioggiotto, della provincia di Venezia (Mestre, Chioggia) e quello lungo e lanceolato di Treviso. Con entrambi si può preparare un ottimo risotto.
Ingredienti per 4 persone:
1 cespo di radicchio (a scelta tra i due)
1 cipolla bianca
sedano
carota
prezzemolo
olio di oliva extravergine
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di parmigiano o grana
acqua
1 dado
2 riccioli di burro
Preparazione:
Fate soffriggere nell'olio la cipolla, il sedano, la carota. Aggiungetevi il riso e sfumate con il vino. Mescolate e aggiungetevi il radicchio lavato e tagliato a listarelle sottili. Aggiungetevi il dado e acqua se si è ristretta. Andate avanti a mescolare e ad aggiungere acqua finché il riso sarà cotto e l'acqua del tutto asciugata. Spegnete il fuoco, lasciate riposare. All'ultimo, prima di servire cospargete di burro, prezzemolo e formaggio grattugiato. 

Dna del tartufo e riso amaro

Un team di ricercatori ha svelato il Dna del tartufo bianco. Si potranno così svelare le truffe, e anche pensare a coltivarlo. Ma è crisi per il piatto più adatto ad essere condito con una grattata del prezioso tubero: il riso. Questo soffre della concorrenza dei Paesi dell'estremo Oriente, Cambogia ed ex Birmania, da dove arriva a dazio zero. La filiera del riso italiano denuncia le condizioni di lavoro che danno origine ad una forma di sfruttamento che danneggia con concorrenza sleale il prodotto italiano. Il presidente di Coldiretti Moncalvo sarà dunque in questi giorni a Bruxelles per fare pressioni in vista del voto sui dazi del 4 dicembre. Intanto sempre dietro suggerimento di Coldiretti è stato girato il documentario "Rice to love" sullo sfruttamento in Cambogia.

giovedì 15 novembre 2018

La zuppa di cavolo nero

Siamo alle porte dell'inverno ed è tempo di brassicacee, cioè tutte le verdure come cavoli, cavoletti e broccoli, amiche della salute. Una ricetta con una di queste verdure, tanto buona, quanto salutare è la zuppa di cavolo nero.
Ingredienti per 4 persone:
1 cavolo nero
1 busta di minestrone surgelato
1 dado vegetale
10 fette di pane toscano
olio extravergine di oliva
4 cipolle rosse piccole
Preparazione:
Mettere sul fuoco nell'acqua con un dado vegetale un minestrone di verdure surgelato (cercate di scegliere tra quelli in commercio quello più ricco di verdure: fagioli, fagiolini, ceci, carote, sedano, piselli ecc.) insieme al cavolo nero tagliato a pezzetti. Fate cuocere una ventina di minuti. Preparate poi sui piatti una fetta ciascuno di pane toscano (quello senza sale) e versatevi sopra la minestra; ripetete l'operazione per tre strati. Alla fine mettetevi un filo d'olio e mangiate con una cipolla rossa pelata a morsi. Questa zuppa è buona anche il giorno dopo ripassata in padella finché il pane sotto faccia una crosticina e , se ci riuscite, rivoltatela anche in padella come fosse una frittata. 

mercoledì 14 novembre 2018

Sicurezza e sostenibilità del cibo


Secondo una recente ricerca Nielsen l'81% dei consumatori ricerca sicurezza, sostenibilità e responsabilità delle aziende che producono prodotti alimentari. In questo senso si stanno muovendo molte società, anche quelle più importanti, per certificare il loro grado di aderenza a questi parametri. E anche gli agricoltori non sono da meno.
Agli inizi di questo mese si è tenuto a Lima, in Perù, il Summit internazionale di GLOBALG.A.P: sicurezza e sostenibilità per più di 400 professionisti del settore agricolo. Per la prima volta in America Latina, vi ha partecipato anche una delegazione italiana, composta da Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e membro del Board di GLOBALG.A.P, Federico Passarelli, di CSO ITALY e rappresentante del tavolo nazionale di lavoro  e Giulia Montanaro del settore melicolo  e dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta. Temi discussi: uso dei fitofarmaci, produzione integrata, controllo dei residui, sostenibilità ambientale e sociale delle produzioni, sinergia tra diversi sistemi di certificazione. Per il 2019, l’Italia è stata tra i Paesi più proattivi nella ideazione di proposte di semplificazione dello standard GLOBALG.A.P. (qualità dell’acqua, utilizzo di agrofarmaci e altri monitoraggi). Nella sessione Women Leadership in Agriculture”, l’  esperienza  dell’ Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta ha alimentato il dibattito sull’empowerment delle donne in Egitto sostenuto dall’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa) e sui progetti finanziati da grandi aziende del settore agricolo mondiale in diversi Paesi.

martedì 13 novembre 2018

Gli effetti del surriscaldamento del clima


Il surriscaldamento globale ha effetti nefasti anche sull’agricoltura. Ne ha parlato La Stampa sottolineando come le aringhe siano in fuga dal sud del Baltico mentre a Colonia (Germania) si coltivano ulivi e i vigneti arrivano anche all’estremo nord, a Postdam. Per quanto riguarda l’Italia, in Piemonte questa è stata un’annata scarsa per grano e orzo, e un calo di nocciole e castagne, mentre ottima è l’annata per vino e mele.

lunedì 12 novembre 2018

"Reporter del Gusto"

Si è conclusa la tredicesima edizione della gara "Reporter del gusto", promossa dall'Istituto Valorizzazione Salumi Italiani. Sette i giornalisti vincitori tra cui due tedeschi (la Germania è infatti il nostro maggiore acquirente estero con un giro d'affari di 160mila mln di euro - +4%- e oltre 16.829 tons). I giornalisti italiani premiati sono Francesco Bianco, Radio Lattemiele; Federica De Denaro, Rai Uno; Angela Frenda, Corriere della Sera; Sonia Peronaci, www.soniaperonaci.it; Andrea Radic, Ansa. Per la stampa estera: Fabian Horac, Merum; Brigitte Menge, Top Magazine. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso il ristorante Morelli e per l'occasione lo chef Giancarlo Morelli ha interpretato i salumi italiani con creazioni molto originali: Mini Mac di pasta di salame e composta di cipolla rossa; Casoncello con Branzi, castagne e pancetta dolce; Cappuccino di zucca, spuma di mortadella e mostarda; Cappasanta, lattughino alla brace, limone e salsa alla carbonara; manzo al fieno, scorza nera e prosciutto crudo. Il premio di quest'anno rientra rientra nell'ambito di "Autentico Piacere Europeo", progetto di promozione dei salumi Made in Italy cofinanziato dall'Unione Europea. 

giovedì 8 novembre 2018

La ricetta dell’hummus


Questa è una ricetta di origine mediorientale con i ceci. Ottima dunque per vegani e vegetariani ma non solo.

Ingredienti per 4 persone

400 g di ceci lessati e scolati

1 o 2 cucchiai di succo di limone

6 cucchiai di tahina (semi di sesamo tostati con olio di sesamo a filo)

1 ciuffetto di prezzemolo

3 spicchi di aglio schiacciati

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

Pepe nero

1 pizzico di paprika

Sale qb

Preparazione

Lavate e tritate il prezzemolo. Tagliate a metà gli spicchi di aglio e privateli della parte interna verde. Schiacciate il tutto e unitelo ai ceci anch’essi schiacciati. Unite il succo di limone, la tahina, l’olio, la paprika e il pepe e mescolate bene fino ad ottenere una pasta morbida e liscia. Da servire con fette di pane azimo o arabo.

Il cambiamento climatico


Se consumassimo per il 90% della nostra dieta quotidiana legumi come ceci, fagioli, lenticchie (tra poco più di un mese è Natale), ricchi di proteine, e cereali (come mais, avena, sorgo), ricchi di carboidrati, abbandonando per 6 giorni alla settimana la carne e sostituendola anche con del buon formaggio di malga e semi oleosi (arachidi, noci, nocciole), ne gioverebbe la nostra salute, mettendosi al riparo dalla obesità e dal colesterolo “cattivo”, ma non solo. Si salverebbero interi ecosistemi e biodiversità. E forse non dovremmo più assistere a catastrofi come quelli dell’alluvione di questi giorni nel bellunese. Perché capre, pecore e vacche lasciate libere di pascolare sulle montagne sono un ottimo deterrente a questo tipo di eventi e danno un latte, e quindi un formaggio, migliori, contribuendo a tenere “puliti” i nostri boschi. La pianura padana è una delle zone più a rischio idrogeologico perché  iper antropizzata e più inquinata. E l’inquinamento non deriva solo dagli scarichi delle automobili e dal riscaldamento delle caldaie domestiche. Ma anche e soprattutto dai liquami degli allevamenti suini e dalle emissioni gassose delle mucche. In più, la produzione di una sola bistecca impiega moltissima acqua. Il cambiamento climatico che ne deriva è uno degli allarmi più sentiti. Anche e soprattutto dai Millennials e dalla generazione Z, che esigono prodotti puliti, responsabili della salute dell’uomo e dell’ambiente, e certificati. Come confermato anche da una ricerca Nielsen che ho già ricordato su queste pagine.   

martedì 6 novembre 2018

Petto di pollo al limone

Ecco una ricetta semplice e poco calorica, ma gustosa, per tutti coloro che vogliono mantenersi in forma senza rinunciare al piacere di un buon piatto.
Ingredienti per 4 persone
2 petti di pollo
1 manciata di pangrattato
1 manciata di grana grattugiato
1 cucchiaio di limone spremuto
sale e olio evo qb
Preparazione
Pulite il pollo e tagliatelo a listarelle. Scaldate in una padella larga un po' di olio di oliva extravergine. Aggiungetevi il pollo e salate. Lasciate cuocere. Aggiungete alla fine il grana, il pane, e il limone e mescolate finché il tutto non sarà amalgamato. Servite caldo come secondo o piatto unico.

Aumenta l'obesità


Quasi il 40% degli italiani adulti è obeso. Una percentuale molto vicina a quella americana. E ciò nonostante tutte le campagne a favore di un’alimentazione sana basata sulla piramide nutrizionale (alla base frutta e verdura da mangiare 5 volte al giorno, sopra carne bianca e di pesce,  e solo dopo carne rossa -2 volte la settimana – e di suino, compresi gli insaccati, -1 volta la settimana -, e poi il pane e la pasta). Ma forse i burger e gli hot dog con patatine piacciono di più.

Zucchero in crisi


L’industria dello zucchero, scrive La Repubblica, è in crisi. Il mercato è in mano a tre gruppi stranieri. Quattro pacchetti su cinque vengono dall’estero  e ciò mette in pericolo un settore con 3mila aziende agricole che impiegano 25mila persone. Dopo la fine delle quote, il prezzo è sceso del -30%, a causa delle importazione dall’estremo oriente. Secondo il nutrizionista Giorgio Calabrese, e contrariamente a quanto scritto da Milena Gabanelli sul suo Data Room, lo zucchero non sarebbe nocivo. Una ricerca americana compiuta su 80mila donne assolve il “grande inquisito” dei tempi moderni dall’accusa di avere una relazione con obesità, diabete e infarti. A determinare queste malattie conterebbe di più l’eccesso di calorie.


Gelati proteici ed etichetta trasparente


Come vi sarete accorti anche voi, comprando al supermercato e guardando la tv, noi consumatori siamo sempre più attratti da prodotti con attributi specifici. E ciò è confermato anche da una ricerca Nielsen sul mercato statunitense. L’estate appena trascorsa, per esempio, ha visto preferire i gelati proteici, specialmente nelle famiglie con figli da 6 a 10 anni,  e i prodotti “puliti” con etichette trasparenti. Le sole categorie che hanno aumentato i ricavi, di fronte ad una situazione di crisi globale.

lunedì 5 novembre 2018

Il "prezzo" delle promozioni


Ve ne siete mai accorti? Allora prendete del tempo per leggere le offerte 3X2 dei volantini pubblicitari dei supermercati. Penna e carta alla mano fate un raffronto con uno scontrino vecchio o con quel che vi ricordate di aver pagato in offerta un certo prodotto e vi renderete conto che i prodotti che sembrano dati in omaggio in realtà non lo sono del tutto. Perché in occasione di queste offerte, a parità di peso, il prezzo del prodotto di queste promozioni varia leggermente all’insù. Non faremo nomi, a voi il piacere (o dispiacere) di scovare i 3X2 in questione J  

venerdì 2 novembre 2018

Ricetta pere cotte al cioccolato


Ricetta pere cotte al cioccolato

Questa è la stagione delle pere (e si può scegliere tra williams, abate, conference, per citare solo le più note). Una ricetta molto golosa per scaldarci in questo primo autunno già freddo è quella delle pere caramellate  riempite di cioccolato e granella di nocciole.
Ingredienti per 4 persone:
4 pere dalla buccia ruggine
Acqua
4 cucchiai di zucchero
cannella
4 cucchiaini di cioccolato fondente fuso in un po’ di latte
Granella di noci
Preparazione:
Lavate le pere e fatele cuocere nell’acqua, zucchero e cannella. Toglietele dalla pentola rivestite dal manto della caramellatura, ponetele in un piatto e tagliatele a metà in verticale. Privatele del torsolo al posto del quale metterete il cioccolato fondente precedentemente fuso nel latte (ma vanno bene anche la nutella e similari) e sopra cospargete di granella di noci. Servite tiepide e quelle che restano conservate in frigo per 1 giorno.  

La ricetta del castagnaccio

Ingredienti:
300 g di farina di castagne
4 cucchiai di zucchero
1 bicchiere di acqua
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
una manciata di uvetta ammorbidita in acqua tiepida
pinoli
noci
mandorle e qualche aghetto di rosmarino
Preparazione:
Impastare la farina di castagne con lo zucchero, incorporandovi l'acqua e l'olio fino ad ottenere una pasta liscia. Stendere su una teglia unta d'olio e cospargere di pinoli, uvetta, mandorle e rosmarino.
Infornare in forno ventilato a 180° per 30 minuti. Servire tiepido. 
La farina di castagne all'inizio del secolo scorso era un cibo povero, e così anche il castagnaccio. Oggi, non più: se ne fanno dolci dai costi proibitivi. La crisi della castanicoltura a causa di un cinipide infestante negli ultimi 10 anni ne ha ridotto drasticamente le quantità. Con la lotta integrata biologica si è riusciti poi a far sì che le castagne tornassero nei nostri boschi. Ma la quantità è sempre scarsa, quindi il prezzo è salito.