I carciofi sono ottimi anche
tagliati a metà, impanati con farina, uovo e pangrattato e fritti nell’olio di
semi di arachide. Oppure alla romana, le mammole, quelle grandi e tonde, da
mettere a testa in giù nel tegame con olio, aglio e prezzemolo. O anche in
pinzimonio, da tuffare da crudi tagliati a listarelle, in una tazzina
contenente aglio tritato, prezzemolo, e acciughe sott’olio sfilettate. In ogni
preparazione, secondo i nutrizionisti, i carciofi sono l’unico ortaggio
invernale capace di mantenere inalterate le proprietà nutritive depuratrici del
fegato e immuno depressive di colesterolo e diabete, anche da cotti. Mentre per
le altre verdure, le brassicacee in particolare (cavoli, cavolfiori, broccoli,
radicchio rosso, cavolo nero, cicorie) meglio una bollitura breve e consumarle
appena scottate per non interferire con
la loro caratteristica di superalimenti. Infine, una scoperta per me è stata
sapere che la frutta e la verdura in scatola, la cosiddetta appertizzazione frutto alla fine del Settecento dell'invenzione del francese Appert, mantengono le stesse capacità
nutrizionali di quelle fresche. Lo pensavo solo per i surgelati, invece vale
anche per le lattine tanto è vero che in Germania tanti anni fa ci fu un
tentativo di vendere Prosecco in questo modo.
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