mercoledì 13 novembre 2019

L’energia dei salumi contro i primi freddi


Primi freddi autunnali: affrontiamoli con una buona scorta di calorie e proteine nobili. Come con le ricette suggerite da ISVI, Istituto valorizzazione salumi italiani che promuove la rispettiva filiera. Ce li ritroveremo così fumanti e invitanti sulle nostre tavole. Cominciando da quanto si cucina nel centro Italia, le paste della tradizione: amatriciana e carbonara; le zuppe tipiche del nord come quella di zucca o di funghi, i ragù, diversi in ogni regione, o la pasta con la ‘nduja tipica della Calabria. Attori non protagonisti, ma saporiti e nutrienti sono in questi casi la pancetta o il guanciale da tagliare a dadini e passare nel pomodoro per l’amatriciana e nell’uovo e formaggio sbattuti per la carbonara. Senza salumi ma un’ottima ricetta dell’autunno è il risotto con la zucca da preparare con un battuto di porro da far soffriggere nell’olio, per poi aggiungervi il riso, sfumare con il vino bianco, allungare con il brodo e a metà cottura porvi la zucca tagliata a pezzettini e già un po’ cotta in acqua bollente. Il risotto di funghi richiede invece un battuto di aglio e prezzemolo in cui cuocerli per poi aggiungere il riso e a poco a poco il brodo. I ragù, come si sa, sono carni macinate a cottura lenta nel pomodoro dopo averle passate in un soffritto di cipolle, carote e sedano.  I salumi erano in passato merce preziosa da utilizzare con parsimonia per insaporire un primo piatto. Oggi sono molto più diffusi ma certe ricette rimangono nelle nostre tradizioni.

“Con i salumi oltre alla componente sensoriale del gusto legata soprattutto ai grassi, c’è una componente nutrizionale importante legata a proteine, grassi, vitamine e minerali. Quando si aggiunge prosciutto crudo, Mortadella Bologna IGP, pancetta a un piatto lo arricchiamo di proteine di ottima qualità, perché complete dal punto di vista degli amminoacidi essenziali. Questi amminoacidi sono presenti in grandi quantità e nelle giuste proporzioni solo negli alimenti di origine animale e aggiungendone a un piatto di pasta o a una zuppa di ortaggi contribuiamo a coprire le necessità dell’organismo di questi importanti nutrienti, che con la sola pasta o con solo gli ortaggi o una zuppa non sarebbero garantiti. Quando il nostro organismo produce una proteina, e di natura proteica sono per esempio le fibre muscolari o gli ormoni o l’emoglobina che trasporta l’ossigeno nelle nostre cellule, deve avere a disposizione tutti gli aminoacidi. Alcuni è in grado di produrli autonomamente per altri, detti appunto essenziali deve ricorrere agli alimenti” come ha affermato Elisabetta Bernardi, Specialista in Scienza dell'Alimentazione, biologa e nutrizionista.