martedì 31 ottobre 2017

I "superfrutti"



Di pera madernassa, un frutto “dimenticato”, e nergi, una specie di kiwi superfrutto, avevo già parlato su queste pagine circa un mese e mezzo fa. E adesso, in occasione di due contest alla Fiera Internazionale del Tartufo d’Alba, scopro che due scuole di cucina si sono conquistate il premio del miglior snack con questi frutti. L’Istituto Professionale Statale Colombatto di Torino con Per&nergy un finger a forma di stecco ricoperto di cioccolato con l’interno dolce dei due frutti e l’Istituto di Istruzione Superiore Giancardi Galilei Aicardi di Alassio (Sv) con lo snack Frutta d’Amare. Il terzo premio è andato invece alla Scuola Alberghiera Città di Lavagna (Ge) con Ai do passi da O ma.

lunedì 30 ottobre 2017

Torna a crescere il consumo di carne

Dopo anni di crisi economica, torna a crescere il consumo di carne. In particolare di carne bianca ma anche della rossa, purché magra e biologica. Ma a fare la differenza è l'export della norcineria che segna un + 4,6% di esportazioni verso Francia, Germania e Regno Unito.

Tartufi e superfrutti

E anche la raccolta di tartufo bianco di Alba è andata peggio del previsto, mentre se ne trova di più in Istria, Appennino bolognese e Umbria. All'annuale Fiera del tubero magnatus pico, questo il suo nome in latino, si parlerà di extrafood, di cui ho già parlato in queste pagine, e cioè dei superfrutti pera madernassa e nergi, ricchi di sostanze benefiche all'organismo.

Cala la produzione di vino



Cala la produzione di vino in Italia ed è sempre più difficile stare al passo con la concorrenza. Le esportazioni di vino in Italia (+7,3%) sono aumentate della metà rispetto a quelle francesi (+13,3%), staccando in negativo anche  altri Paesi emergenti come il Cile (+9,3%), l’Australia (+13,8%) e la Nuova Zelanda (+16,4%). La situazione si presenta critica anche in termini di vendite sulle principali 8 piazze della domanda mondiale di vino, dove l’Italia non ha ottenuto i risultati sperati. Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna  fino al Giappone. Bene solo in Germania, Cina e Canada.

L' invasione degli scoiattoli



Credevamo fossero topi, poi talpe, poi marmotte. E invece, lo afferma La Repubblica, sono scoiattoli grigi che sempre di più si avvicinano all’area metropolitana di Milano. Sono esemplari originari dell’America, non pericolosi ma responsabili dell’estinzione di quelli europei, di colore rossastro. I faunisti credono che ce ne sarà un’invasione. E c’è da crederci perché sempre di più in città si vedono anche volpi e forse lupi, attirati dal cibo che non riescono più a trovare in montagna. Una montagna e una collina erose dal saccheggio dell’uomo per il raccolto delle piante da fiore e da frutto e la raccolta (si pensi alle pannocchie di mais coltivate dai contadini per l’alimentazione degli animali da fattoria che alcuni vicino alle città “rubano” dalla campagna per farne chicchi di pop corn sempre più amati per la prima colazione e quando si vede un film scaricato da internet sui moderni device).

giovedì 26 ottobre 2017

World Pasta Day


Ieri si è celebrato il Wordl Pasta Day una giornata durante la quale, sotto l’egida di Barilla, si parla di questo importante prodotto italiano conosciuto in tutto il mondo. La nostra pasta è di grano duro, ma il raccolto di questo nella pianura padana e nel Tavoliere delle Puglie non è sufficiente nemmeno per l’autoconsumo. Per questo siamo costretti ad importarlo, perlopiù dal Canada con il quale abbiamo stretto accordi commerciali che vanno sotto il nome di Ceta, per mezzo dei quali dovremmo esportare le nostre dop e igp. Ma l’Aidepi, l’Associazione dei produttori di pasta e dolci protesta.   

Zuppa genovese


Per la zuppa genovese valgono le stesse indicazioni del minestrone, solo che in aggiunta alla minestra cotta vi si mette il pesto.
Ricetta del pesto
Ingredienti:
Basilico 500 g
Aglio 4 spicchi
Pinoli una manciata
Parmigiano o pecorino grattugiati.
Preparazione
Frullare tutti gli ingredienti del pesto in un mixer o, meglio, pestarli nel mortaio con un filo di olio evo.
 

Zuppa di cavolo nero


L’inizio è il momento più bello di ogni stagione, come molti osservano. E l’inizio dell’autunno, seppur in un anno siccitoso come questo, è ancora più bello. Perché non fa caldo né freddo e i colori dei prati e dei boschi sono caldi e fiammeggianti. Ma siccome tra poco arriverà il freddo, l’autunno è anche tempo di zuppe, da portare in tavola saporite e fumanti. Eccone una di origine toscana.

Ingredienti:

Minestra di verdure con tutti gli ortaggi che desiderate più il cavolo nero che non dappertutto però si trova.

Semolino o polenta.

Preparazione:

Cuocete le verdure in acqua bollente e sale qb. Passatene un po’ nel passaverdure. Ponete il passato sul fuoco e aggiungetevi il semolino o la polenta. Quando sono cotti servite in tavola e aggiungete un po’ di olio evo a crudo e una spolverata di grana padano o parmigiano reggiano. La sera quel che avanza tagliatelo a fette freddo e mangiatelo così.

mercoledì 18 ottobre 2017

Strudel di mele

La ricetta dallo strudel è di origine austroungarica. In triestino si chiama struccolo. E' ottima per ogni occasione e non solo per le feste. 
Ingredienti:
una confezione di pasta sfoglia rettangolare
5 o 6 mele red delicious del Trentino
pinoli
uvette messe prima a bagno
una manciata cacao 
un cucchiao e mezzo di zucchero
una noce di burro
pangrattato 
Preparazione:
sbucciare e tagliare le mele
scaldare in un pentolino il pangrattato con il burro fino a farlo diventare dorato
mescolarlo alle mele
aggiungere il cacao e lo zucchero
aggiungere i pinoli e l'uvetta.
Mescolare il tutto e farne il ripieno della pasta sfoglia.
Chiudere la pasta sfoglia su tutti i lati. Imburrare e infarinare una teglia rettangolare. Spalmare lo strudel con il rosso di un uovo e infornare a 160 gradi per 45 minuti.

lunedì 16 ottobre 2017

Tra passato e futuro

Smetto per una volta gli abiti di food blogger e indosso quelli di storica quale sono per i miei studi in Lettere e Filosofia. E per osservare come, ma lo hanno già detto in tanti, la storia si presenta la prima volta come tragedia e la seconda come farsa. Altra teoria molto diffusa è quella dei cicli e ricicli storici, una storia che torna più volte. Per la mia esperienza non solo gli avvenimenti del passato non sono scritti una volta per tutte, ma per ogni individuo il passato ritorna in maniera differente, fino a  confermare la teoria distopica degli universi paralleli.Cioè i nostri ricordi sono discordi. Come pensava anche Zygmunt Bauman sociologo polacco morto a 93 anni qualche mese fa.Quindi contro ogni pensiero negativo che ci assilla circa il nostro passato l'unica via d'uscita è cercare di vivere il presente nel modo migliore possibile. Il presente è tutto ciò che abbiamo e dobbiamo riuscire a viverlo senza ansie o paure per un passato che non ci riguarda più e un futuro che non si sa cosa ci aspetta.

Senza lo spreco daremmo da mangiare a tutti

Della giornata mondiale dell'Alimentazione, cioè oggi, abbiamo già parlato. Quindi aggiungiamo solo che senza l'enorme spreco di cibo dei Paesi avanzati si potrebbero sfamare tutti gli altri. E che, come dice Coldiretti,il sistema dell'alimentazione è sbagliato perché induce a produrre troppa carne e di conseguenza troppi cereali per la loro alimentazione che hanno bisogno di troppi pesticidi. Quindi diete vegane e vegetariane no, ma un buon equilibrio a tavola ridurrebbe ormoni e impiego di sostanze chimiche.

domenica 15 ottobre 2017

Il Papa contro le ingiustizie

Ricevo da un contatto su facebook molto attivo sul piano dei diritti e pubblico volentieri."Casa, Terra, lavoro", un libro di Papa Francesco in edicola con il Manifesto con i discorsi che ha rivolto al mondo in occasione degli incontri con i movimenti popolari.
"E qui i poveri non sono solo vittime, ma protagonisti del possibile riscatto di tutti: perché possono insegnarci l'economia del riuso e del riciclo contro quella del consumismo onnivoro e degli scarti; sono portatori di un bisogno universale di salvezza del mondo per andare oltre quella dittatura del presente che atomizza gli individui, rompe i legami sociali".
Questi tema sono stati trattati con lo stesso spirito da anni da Vandana Shiva che ha contribuito molto a farci capire come vanno le ingiustizie nel mondo e come si possono sconfiggere migliorando.

venerdì 13 ottobre 2017

Crema di nocciole

Si fa una passeggiata nel giardino dietro casa e si raccolgono ghiande. Le ghiande contengono una noce che si dà agli animali ma non è commestibile per l'uomo. Per quanto, si legge in internet, depurata dai tannini più dannosi potrebbe essere anche una nocciola. Ma non ve la consigliamo.
E' vero invece che questo è il periodo della nocciola tonda del Piemonte igp (indicazione geografica protetta) o anche pat (patrimonio territoriale). Con questa oltre che la crema di nocciole più conosciuta al mondo, la Nutella, sono man mano state prodotte altre creme come quella di Rigoni e di Novi.
Spalmate sul pane o anche a cucchiaiate sono una delizia per il palato di grandi e piccini.

16 ottobre: Giornata mondiale dell'alimentazione

Nel mondo 815 milioni di persone sono malnutrite o denutrite, mentre le altre mangiano troppo. E' il paradosso dell'alimentazione cui è dedicata la giornata mondiale dell'alimentazione del prossimo lunedì 16 ottobre. Come ho già avuto modo di scrivere su queste pagine a tutt'oggi è più possibile che gli abitanti più poveri del mondo mangino junk food, cibo spazzatura come gli hamburger che colano grasso e rinuncino ai loro cibi che crescono nella loro terra che invece vengono esportati qui da noi. Un esempio? L'avocado, che dal Sudamerica compie un lungo viaggio con tutta la relativa catena del freddo per essere disponibile sui banchi della nostra grande distribuzione, sottraendolo alla fruizione di chi lo coltiva. Ma di esempi ce ne sono molti altri come la quinoa, un cereale coltivato dall'altra parte del mondo e dalle molte proprietà benefiche che oggi spopola qui da noi  Del paradosso dell'alimentazione oltre che il 16 ottobre se ne parlerà anche a dicembre al Forum organizzato da Barilla.

giovedì 12 ottobre 2017

Scoiattoli in città

In città si avvistano scoiattoli. Una volta si vedevano dei mucchietti di terra. Talpe, topi, marmotte? No scoiattoli, ne abbiamo visto uno da vicino con la sua coda lunga e il musino appuntito. In cerca di cibo, forse, oggi che la città toglie sempre di più terreno alla terra e ai suoi abitanti, piante e  animali.
La vista di questo scoiattolino imbarazzato è di quelle che rincuorano.

Il ritorno delle castagne

Anno buono questo per le castagne dopo che un parassita, il cipinide, ne aveva diminuito il raccolto negli ultimi tre anni. Adesso le trovate anche pelate e bollite sottovuoto nella grande distribuzione. Due le ricette che vi propongo.
Castagnaccio
1/2 kg di farina di castagne, 5 cucchiai di olio.
Setacciare la farina e mescolarla con acqua fredda fino a densità di crema. Rimestarvi dentro l'olio, un pizzico di sale e versare in uno stampo oliato lungo e stretto. La pasta non deve essere molto alta.
Arrostire al forno per  un'ora. Volendo vi si possono aggiungere dei pinoli.

Castagne fritte
Sgusciare le castagne, coprirle d'acqua e portarle a ebollizione; scolarle e pelarle; cuocerle con latte e zucchero e vaniglia fino a ottenere una purea ben densa. Formare delle palline e passarle in una pastella fatta con 100 gdi farina, poco zucchero e sale, acqua fredda e un cucchiaio di rum. Mescolare lentamente per 10 minuti. Incorporarvi dentro un cucchiaio d'olio e un tuorlo. Far riposare e poi mescolarvi dentro l'albume a neve. Friggerle nell'olio di semi di arachide.

domenica 8 ottobre 2017

Una rondine non fa autunno

Intorno nelll'hinterland milanese dove c'è stato l'Expo la natura è davvero rigogliosa con la macchia mediterranea preesistente e gli alberelli piantati di nuovo. Platani, olmi, abeti sempreverdi, persino palme, roseti, bialberi e piante che danno frutti dimenticati come la pera madernassa, fanno da cornice ad un paesaggio altrimenti abbandonato alle mega strutture commerciali. Ma quello che più stupisce in un clima che è mutato al punto da far crescere le vigne in Scozia e che scongela i ghiacciai sulle Alpi facendo inveceve piovere quasi sempre al Centro Sud, è la comparsa di uccelli migratori. Una rondine non fa autunno? Ne abbiamo avvistato uno stormo in partenza per il Nord con il bel petto bianco e coda appuntita nera. Davvero il clima cambia e con esso le abitudini animali.