venerdì 27 gennaio 2023

Che fine fanno le api?

Che fine hanno fatto le api? Sono sempre meno gli alveari. E dire che questi piccoli insetti gialli e neri (i più piccini ricorderanno l'Ape Maia) sono i responsabili dell'impollinazione delle piante e cioè della loro vita. Ma, colpite dall'uso massiccio di insetticidi, di cui i maggiori produttori, oltre alla Bayern, sono ora i Cinesi di Chemchina, stanno scomparendo con grave danno all'ecosistema. La vita vegetale sul nostro pianeta è estremamente fragile. E basta poco a sconvolgerla. A mantenerla sana ci stanno provando i produttori biologici, ma anche di questi non si sa quanto siano affidabili. Cosa portiamo nel piatto così non possiamo saperlo, tranne quando entrano in campo i Nas, nuclei antisofisticazioni, tra chimica, additivi, coloranti, antibiotici (bìos in greco significa vita).

Giornata della Memoria e Giornata del Ricordo

In questi giorni si parla della Giornata della Memoria istituita in memoria dei deportati nei campi di sterminio tedeschi. Della loro testimonianza, per quelli che sono sopravvissuti, e di che cosa erano da parte degli storici. Un pensiero vorrei lasciarlo anch’io. Tutto il mio dolore che ho raccontato in un romanzetto e anche in altre pagine in sua appendice non vale nulla di fronte a quello che è successo in quei campi. Mi vergogno persino di essermi tanto lamentata delle mie disgrazie. Sono le disgrazie di tutti i giorni, di quello che è fatta la vita un po’ per tutti, ma per niente e per nessuna ragione al mondo è permesso lontanamente paragonarle alla Shoà. Cosa che io non ho mai fatto, ma sento dentro di dover dire che i piccoli inciampi di tutti i giorni sono sopportabilissimi di fronte al dolore di chi è tornato come Liliana Segre, Edith Brucke e Primo Levi e soprattutto di chi vi è morto. Mai e poi mai più mi lamenterò delle mie vicissitudini quotidiane e “affronterò la vita a viso aperto con un occhio al passato e un altro teso avanti nel futuro” (copyright Pietrangelo Bertoli). Certo io ho avuto una vita difficile ma niente di comparabile alle vittime di quell’immane massacro. Come niente di paragonabile non sono nemmeno le vittime delle Foibe del Carso triestino, gole profonde in cui il dittatore comunista jugoslavo Tito gettava i dissidenti che si proclamavano a favore dell’italianità della città sul confine. Anche per loro è stato istituito una giornata di memoria, il Giorno del Ricordo che cade in febbraio.

martedì 24 gennaio 2023

TAV Torino Lione: che fine ha fatto

A meno che non se ne parli su La Stampa di Torino (controllerò), non si sa più che fine abbia fatto la TAV Treno ad alta velocità Torino Lione. Che dal 2006 aveva fatto infuriare le proteste dei Comuni interessati della Regione Piemonte. Ma erano i tempi in cui era dato per sicuro alla sua presidenza un esponente Pd, Piero Fassino, in lizza anche per la candidatura del Pd stesso. Ma chi se lo ricorda più … Finita in tempi brevi la parte interessata della Francia, noi ci siamo fatti trovare impreparati, come sempre. Tra un crollo del ponte Morandi a Genova e un addio alle infrastrutture, come è per l’appunto una ferrovia, da parte dei successivi ministri del governo Conte II, Toninelli, che adesso fa l’assicuratore e Di Maio, disoccupato, tutti gli enti della Valsusa: comuni, provincie, compresi Ascom e Cna, hanno avuto la loro bella fetta di interessi da intascare. Intanto i lavori sono proceduti a rilento e le compensazioni del rilascio della CO2 da parte del traffico da far passare da strada (gomma) ad appunto la ferrovia, che è uno dei principali asset della sostenibilità ambientale, oggi a quanto pare vanto di tutte le aziende, sono rimandate a data da destinarsi.

mercoledì 11 gennaio 2023

Gli italiani e il carovita

Un'inflazione (carovita) così non la si vedeva da mai (dal 1986 per essere precisi) e il carrello della spesa piange. Gli italiani si arrangiano tra offerte speciali, mercati, discount (che poi sarebbero i supermercati che vendono generi alimentari e non di prodotti senza marca). Governo, se ci sei batti un colpo. Abbiamo già fatto una fine dell'anno in austerità. Abbiamo già sofferto per il virus. Adesso ci meritiamo anche un governo con un fascista al Senato?

Meloni: mai detto di tagliare le tasse sulla benzina, ma FdI la smentisce

Ed eccoci tornati a casa dopo le vacanze di Natale e Capodanno durante le quali l'Italia è stata una delle mete più vistate al mondo, anche e soprattutto dai Cinesi. E il virus? Scomparso dai radar. Adesso, con il governo Meloni, due giorni di quarantena e via a rituffarci nel traffico senza nemmeno fare il tampone di avvenuta guarigione. Meloni ha espressamente detto che la salute non vale nulla senza la libertà. Ma io mi chiedo: cosa me ne faccio della libertà se non ho la salute? Questione di punti di vista, ma a governare è lei. D'altra parte ha anche detto di non aver mai promesso di tagliare le accise sulla benzina, ma il programma di FdI la smentisce. Che poi queste accise, cosa sarebbero? Tasse su tasse su tasse che risalgono a tempo immemore, senza che nessuno dei 58 (vado a memoria) governi della Repubblica Italiana dal dopoguerra ad oggi abbiano diminuito, ma sempre semmai alzato. Cascami di un altro mondo, quando le si imponevano per dragare fino in fondo il portafoglio degli italiani che andavano in vacanza in macchina, lungo i nostri 8.000 chilometri di coste sul mare. Poi sono venuti i voli low cost e la questione è rimasta in sospeso. Adesso ci risiamo. Mancano i soldi, la legge di bilancio è largamente in deficit, un debito che dovranno ripagare i nostri nipoti, e via, ancora tasse sul bene più prezioso per gli italiani, l'automobile.

Polli, conigli e quaglie: basta con le gabbie

E adesso tocca anche a conigli e quaglie ad essere liberati dalle gabbie. L'ultima battaglia di CIWF che sta per essere portata a termine. Molto dipende dalle decisioni di Bruxelles ma l'azione di lobbyes per liberare gli animali dalle costrizioni nelle quali sono trasportati stanno per arrivare in porto. E' proprio il caso di dirlo perché sono i porti italiani con i loro cargo ad essere i terminali del trasporto sui camion di esseri senzienti e sofferenti che dovrebbero vivere e morire all'aperto in grandi spiazzi opportunamente adibiti alla loro crescita e maturazione per arrivare poi solo alla fine al macello che è la naturale fine di animali che sono allevati per l'alimentazione umana. Oltre a firmare in internet gli appelli di CIFW, cosa che potete fare anche voi miei lettori,non fidatevi nemmeno del pollo biologico. Perché, come è stato smascherato da un'inchiesta di Report, anche quest'ultimo è ammassato in stie asfissianti, ingrassato ad antibiotici, poi gli si tira il collo e via, alto giro, altra corsa.

Ricetta della torta con lo yogurt

Ci sono molti modi di preparare una torta senza dover ricorrere alla farina che, come è noto, fa parte dei carboidrati non adatti ad una dieta dimagrante. Uno di questi, ma ne avrete già sentito parlare perché sono molte le youtuber che ne fanno una questione di likes. Io mi limito a suggerire di usare lo yogurt al posto delle creme e della succitata farina. Così per una torta golosa si possono mescolare quattro vasetti di yogurt bianco con due uova, un cucchiaio da minestra di zucchero e una bustina di lievito vanigliato. Mescolare fino a che il composto non diventa soffice e infornare a 180 gradi centigradi per 40 minuti. Togliere dal forno, spolverare di zucchero a velo e consumare tiepida.