venerdì 22 maggio 2020

Perché preferire la carne vegetale


Si torna a parlare di carne vegetale che lo chef cinese Mister Lu, leggiamo sul Venerdì di Repubblica, nel Paese che consuma più carne al mondo, ha deciso di adottare, mettendola anche nei ravioli al vapore. Cambiamento climatico e resistenza agli antibiotici, aveva avvertito ai suoi tempi Bruce Friedrich sul blog di Beppe Grillo, porta la nostra produzione di carne a distruggere il pianeta. “Nel 2019, - scrive - l’umanità ha ricevuto un avvertimento: 30 scienziati di fama mondiale hanno diffuso i risultati di un imponente studio triennale sull’agricoltura globale. Hanno attestato che la produzione di carne sta mettendo a rischio la salute. Ma questo non è il primo avvertimento. Ho dedicato gli ultimi vent’anni a cercare di cambiare la produzione industriale di carne, ho visto questo genere di avvertimenti ripetersi per decenni. Nel 2016 fu la National Academy of Sciences, nel 2017 la “Bioscience Journal”, nel 2018 fu la rivista “Nature” e poi adesso nel 2019. Credevo che questo annuncio avrebbe fatto la differenza. Il punto centrale di questi studi è principalmente il cambiamento climatico. Ma la resistenza agli antibiotici è una minaccia altrettanto grande. Somministriamo enormi dosi di antibiotici agli animali da allevamento. Per 50 anni, ambientalisti, esperti di salute globale e animalisti hanno implorato la gente di mangiare meno carne. Ma solo l’anno scorso, il nordamericano medio ha mangiato più di 90 chili di carne.” Quello che dobbiamo fare è produrre la carne che piace alla gente, ma dobbiamo produrla in modo completamente nuovo. Puntare quindi sulla carne prodotta dalle piante. Invece di usarle per nutrire gli animali, che è un processo inefficiente, coltiviamo quelle piante e usiamole per simulare la carne. Oppure ricaviamola dalle cellule. Sul tema è sceso in campo  anche l’influente New York Times, che per voce di Noel White, presidente di Tyson Foods, una multinazionale americana che esporta la maggior parte di carne dagli Usa, spiega come le maggiori compagnie di produzione della carne debbano fare i conti con il riscaldamento globale e la necessità di investire sulle alternative: hot dog vegetali e hamburger di soia.

venerdì 15 maggio 2020

Dalla parte degli animali


Importanti autorità scientifiche concordano sul fatto che anche gli allevamenti intensivi potrebbero innescare la prossima pandemia globale perché rappresentano un terreno fertile per batteri, virus e quindi malattie che minacciano potenzialmente anche la nostra salute.

Gli animali vivono in condizioni di stress e sovraffollamento, spesso tra le loro stesse feci. I loro sistemi immunitari sono indeboliti e per questo vengono somministrati loro antibiotici preventivamente, per farli sopravvivere a ogni costo. Una vita sprecata, vissuta senza dignità e con rischi per la salute di tutti: animali, lavoratori negli allevamenti, trasportatori, consumatori.

Desideriamo tornare alla normalità, ma non vogliamo tornare indietro, perché la normalità che conoscevamo potrebbe rappresentare una grande minaccia.

La nostra eccessiva dipendenza da prodotti di origine animale di bassa qualità, provenienti da allevamenti intensivi ha impatti gravissimi: l'allevamento intensivo non è solo un rischio per la nostra salute, è una pratica crudele che causa sofferenze profonde agli animali e contribuisce alla devastazione del nostro pianeta, influendo anche sul cambiamento climatico. Uniamoci a CIWF Italia per dire no a questa situazione una volta per tutte.

giovedì 14 maggio 2020

Il Papa prega solo per noi occidentali

Fa piacere sapere che anche Papa Francesco, che si è sobbarcato il peso di un nome così importante ( San Francesco, il poverello che parlava agli animali e si disfece dei suoi vestiti per essere vicino ai più poveri , poi proclamato patrono d'Italia) e prega insieme ai capi delle altre due religioni monoteiste (ma Buddha, no però) perché venga sconfitta questa gravissima epidemia. Ma lo fa dalla sua residenza protetta in fondo alle sale del Vaticano. Certo un Papa con la mascherina in pubblico non si potrebbe vedere. Ma ricordare che non c'è solo questa grave epidemia che ci affligge, noi del primo mondo, ma piuttosto ci sono le vittime dei migranti e degli scafisti che agiscono senza alcun timore di Dio, no? E dire che il mio regista preferito, Nanni Moretti, lo aveva profetizzato già molti anni fa, quando ambientò il suo film in un Vaticano in cui il Papa non voleva più fare il Papa, ma essere piuttosto un protagonista di una pièce di Anton Checov. E lì alcuni vescovi si curavano anche con psicofarmaci pesanti.    

mercoledì 13 maggio 2020

Dagli spinaci il modo per abbattere CO2 nell’aria


Secondo una ricerca pubblicata su Science il 7 maggio scorso, le membrane dei cloroplasti degli spinaci possono essere messe a lavorare in laboratorio per crearne una versione artificiale le cui strutture foto sintetiche all’interno possono assorbire CO2 nell’aria, ovvero liberarci dall’anidride carbonica. E guidare minuscole fabbriche a energia solare che sfornano farmaci terapeutici. Il cloroplasto è la struttura foto sintetica all’interno delle cellule vegetali. Agendo biologicamente e chimicamente su quello dello spinacio si è giunti ad una scoperta destinata a cambiare l’atmosfera. Non che le piante già non lo facessero da sole (la fotosintesi clorofilliana di scolastica memoria), ma adesso si è scoperto il modo di lavorare in laboratorio, chimicamente e biologicamente. Ricordiamo che la libertà dal carbonfossile è stata la molla che dopo la Seconda Guerra mondiale e in pieno boom economico ha  guidato la creazione della Cee (Comunità europea del carbone e dell’acciaio istituita il 18 aprile del 1951), antenata della moderna Ue.

Ramazzotti: l’amaro diventa gel disinfettante

Croce Rossa, Vigili del Fuoco e Protezione civile. Questi i destinatari del gel disinfettante al profumo di arancia per le mani e gli oggetti della ditta Ramazzotti di Canelli (At), già famosa per il suo amaro. In questi tempi si parla molto di riconversione industriale per venire incontro a quanti sono impegnati in prima linea nella lotta al virus. E Ramazzotti ha pensato di fabbricare un gel disinfettante. Che è una miscela a base di alcol e acqua ossigenata al profumo di arancia. Ramazzotti è un amaro italiano il cui marchio appartiene alla Pernod Ricard Italia, filiale italiana del gruppo multinazionale francese Pernod Ricard.

lunedì 11 maggio 2020

Cosce di pollo fritte

Ecco una ricetta golose per grandi e piccini. Le cosce di pollo fritte.
Ingredienti per 4 persone:
8 cosce di pollo
2 uova
farina
pangrattato
sale
olio di semi
Procedimento:
Lavare le cosce di pollo sotto l'acqua corrente fredda e asciugarle in un panno o carta da cucina. Passarle una ad una nella farina poi nell'uovo sbattuto e salato e nel pangrattato, facendolo aderire bene. Friggere nell'olio caldo senza fargli raggiungere il punto di fumo. Asciugare in carta da cucina e servire calde. 

No agli allevamenti intensivi

Ricevo da Compassion in World Farm e volentieri pubblico: la nostra eccessiva dipendenza da prodotti di origine animale di bassa qualità, provenienti da allevamenti intensivi ha impatti gravissimi. L'allevamento intensivo non è solo un rischio per la nostra salute, è una pratica crudele che causa sofferenze profonde agli animali e contribuisce alla devastazione del nostro pianeta, influendo anche sul cambiamento climatico. Ma noi abbiamo un piano: una visione per porre fine all’allevamento intensivo una volta per tutte. Per chi voglia aderirvi, rivolgersi a CIWF.

giovedì 7 maggio 2020

Moriremo di inquinamento?

Il riscaldamento globale preoccupa e non poco, ma solo una ristretta cerchia di scienziati. Molti non vorrebbero sentirne parlare, per continuare a vivere una vita agiata e con molti sprechi. Ma nell'aria c'è adesso molta più CO2, anidride carbonica, di quanta se ne possa sopportare. Di buco nell'ozono non se ne parla più. Tacere fa bene ad un pubblico che vuole consumare più di quanto il pianeta possa sopportare. Produci, consuma, crepa: è questo il paradigma cui ci vogliono fare sottostare coloro che ne traggono profitto. Intanto la pianura lombarda è una successione di centri commerciali di nuova e vecchia concezione e tutti per una ragione o per l'altra finiscono per farvi visita. Ma le terre aride incombono, l'aria si fa irrespirabile e come in un film di fantascienza noi siamo tutti invitati ad entrare e consumare. Alcuni hanno calcolato che entro il 2070 l'aria sarà irrespirabile. L'allarme dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ripreso stamattina su La Stampa, calcola 4 milioni di morti l'anno per inquinamento di cui 80mila in Italia. E i ghiacciai si sciolgono, con gli animali che vi abitano a rischio estinzione. 

Tre ricette con la pasta lunga

Ci sono gli amatori della pasta corta (fusilli e pennette, lisce o rigate)  e quelli della pasta lunga (spaghetti, spaghettini e bucatini). E quelli come me che alternano i due tipi. Certo, molto dipende dal tipo di sugo, anche se le mamme di oggi fanno in fretta con i sughi a base di pomodoro pronti in vasetti. Oggi vi do 3 ricette con gli spaghetti. Che vanno cotti in molta acqua, poco sale e 10 minuti per chi li preferisce al dente e 15 per chi lo vuole cotti bene.
La prima ricetta mi sembra di averla sentita da qualche parte in televisione (d'altronde anche qui non si fa altro che parlare di cibo). Si tratta degli spaghetti alla cipolla.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghetti ( o anche qualcosa meno, fate 70 g a testa, quanti ve ne stanno in un pugno chiuso)
una cipolla
1 cucchiaio di olio di oliva  
limone
pepe
paprika
prezzemolo
Procedimento:
mettete a cuocere la pasta, intanto tagliate a fettine sottili la cipolla e scottatele senza farle bruciare nell'olio e pepe; cospargete di paprika, limone e prezzemolo e finite in breve tempo la cottura. Scolate gli spaghetti e conditeli con questo sugo.
Seconda ricetta:
Ingredienti per 4 persone:
stessa dose di spaghettini
1 busta di zafferano
1 spicchio di aglio in camicia
prezzemolo
panna
olio di oliva
Procedimento:
Scottate in olio di oliva lo spicchio di aglio e buttatelo via; aggiungete la panna e la busta di zafferano disciolta nell'acqua calda. Mescolate e togliete dal fuoco; aggiungete il prezzemolo.
Scolate gli spaghettini e condite.
Terza ricetta: Insalata di bucatini
Ingredienti per 4 persone:
stessa dose ma di bucatini
una spolverata di cacio
pepe
panna
prezzemolo
Procedimento
Cuocete i bucatini, scolateli e fateli raffreddare. Conditeli con panna, cacio e pepe e arrotolateli su se stessi come fossero un tortino. Rifinite con una spolverata di prezzemolo.