giovedì 7 maggio 2020

Moriremo di inquinamento?

Il riscaldamento globale preoccupa e non poco, ma solo una ristretta cerchia di scienziati. Molti non vorrebbero sentirne parlare, per continuare a vivere una vita agiata e con molti sprechi. Ma nell'aria c'è adesso molta più CO2, anidride carbonica, di quanta se ne possa sopportare. Di buco nell'ozono non se ne parla più. Tacere fa bene ad un pubblico che vuole consumare più di quanto il pianeta possa sopportare. Produci, consuma, crepa: è questo il paradigma cui ci vogliono fare sottostare coloro che ne traggono profitto. Intanto la pianura lombarda è una successione di centri commerciali di nuova e vecchia concezione e tutti per una ragione o per l'altra finiscono per farvi visita. Ma le terre aride incombono, l'aria si fa irrespirabile e come in un film di fantascienza noi siamo tutti invitati ad entrare e consumare. Alcuni hanno calcolato che entro il 2070 l'aria sarà irrespirabile. L'allarme dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ripreso stamattina su La Stampa, calcola 4 milioni di morti l'anno per inquinamento di cui 80mila in Italia. E i ghiacciai si sciolgono, con gli animali che vi abitano a rischio estinzione. 

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