mercoledì 27 luglio 2022

Stati Ue contro il trasporto degli animali vigente

Sono tanti gli argomenti ecologici sui quali vale la pena di spendere delle parole in questo difficile inizio nuovo secolo, che ha visto molta gente chiudere la propria attività causa pandemia e i correlati cambiamenti climatici. Innalzamento dei mari fino a corrodere di sale terre finora fertili, surriscaldamento dell’aria, che fa crollare i ghiacciai Sarà la fine dell’antropocene? Intanto abbiamo la guerra alle porte e la crisi umanitaria degli hot spot, cioè gli “asili” per i migranti che scappano da condizioni di vita impossibili nella loro terra, l’Africa, dove i bambini muoiono a frotte a causa della nostra, e della loro cecità. Poi c’è la questione Russia e la sua guerra contro l’Europa spalleggiata dalla Cina. Un tempo si dicevano frasi assurde tipo la Cina è vicina, adesso è qui e reclama il suo posto nelle Nazioni Unite. Quindi sembrerà strano che mi occupi di un argomento “marginale” come quello del benessere degli animali. Ma anche questo fa la storia dei travagliati anni che stiamo vivendo. Perciò, nella lettura e nella riproposizione di quello che fa CIWF, Compassion in World Farming, mi attengo alla lettura delle loro richieste che sono anch’esse uno specchio dei tempi. Molti Stati membri della Ue si sono impegnati nella diffusione della necessità di una revisione urgente e ambiziosa sul regolamento del trasporto degli animali vigente. Un passo avanti verso la fine delle esportazioni di animali vivi in Europa, che continuano a causare sofferenze inimmaginabili e la morte di migliaia di animali indifesi ogni anno. Il documento di sintesi sul trasporto di animali nell'UE, chiede una seria riforma, che comprenda:Tempi massimi di viaggio. Restrizioni sui tempi di viaggio per gli animali non svezzati.Transizione verso il commercio di carne e carcasse. Se l’argomento vi interessa potete trovare in rete tutti i collegamenti con CIWF e sostenere la loro causa, anche semplicemente twittando o condividendo via facebook o instagram le loro notizie.

venerdì 22 luglio 2022

Draghi lascia e il gas (miracolosamente) ritorna

Draghi torna a casa e Putin di ridà il gas. Cos'altro dovremmo aspettarci da questa politica malata di qualunquismo, di pressapochismo, di tutto finisce a tarallucci e vino. Ne siamo contenti? Ovviamente no, dal momento che è l'Ucraina che ci rimette, un Paese impaurito e assediato da più parti che abbiamo lasciato andare colpevolmente alla deriva.

Torna la colletta alimentare

Non si ferma la Colletta Alimentare, che dopo la soluzione dello scorso anno dovuta alla pandemia - con la formula delle gift card – è tornata già da un po’ in presenza con i volontari che raccoglieranno le donazioni alle casse dei supermercati di tutta Italia. L’approfondimento di Marta Ghezzi su #buonenotizie del Corriere della Sera.

Galà del 7 dicembre alla Scala: in forse per paura del contagio

ll timore del Covid mette in pausa anche la cena dei vip del dopo-Scala. Ad annunciarlo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che a margine dell’incontro con il Cda del Piermarini, ieri pomeriggio si è sbottonato ribadendo l’intenzione di sospendere l’appuntamento di gala del 7 dicembre in nome della prudenza. Così scrivono Paolo Massobrio e Carlo Gatti sul Notiziario del Club Papillon.

Covid: che fare in vacanza?

In vista delle prossime vacanze, si registra uno stop alle prenotazioni di posti dove passare le ferie. Il caos sulle nuove misure del Governo per prevenire una nuova ondata del virus - la quarta dose - è causa di quello che gli albergatori chiamano “effetto freezer” che già da una decina di giorni viene sentito dal mare alla montagna e alle città d’arte. L’appello sul Corriere della Sera di Federalberghi: “Era atteso il pienone. Servono da subito regole chiare”. Nonostante ciò, in molti sembrano non temere il contagio, visto quanta gente è in fila davanti ai nostri maggiori monumenti, sulle spiagge, in montagna – anche se su questa pesa la calamità del distacco dei ghiacciai. Non demordono nemmeno i turisti stranieri che hanno invaso in molti soprattutto le nostre città d’arte.

Il Nutriscore nel mirino dell'Antitrust

Il NutriScore, la già contestata etichetta a semaforo, rossa per gli alimenti troppo grassi, gialla per quelli a metà e verde per quelli ammessi nella dieta alimentare, è finita, come si legge oggi su alcuni giornali, nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità europea per la concorrenza ha aperto 5 istruttorie sul suo utilizzo - già contestato da molti - da parte di Gs, Carrefour Italia, Pescanova Italia e Valsoia, Regime Dukan, DietLab e Weetabix. Il timore è che “In assenza di adeguate avvertenze, venga erroneamente percepita come valutazione assoluta sulla salubrità di un determinato prodotto, a prescindere dalle esigenze complessive di un individuo”. Mentre la nostra Piramide alimentare sarebbe più corretta, con le sue cinque porizioni di frutta e verdura da mangiare ogni giorno. E in tema di Antitrust sono state multate Amazon e Apple per concorrenza sleale ai loro consimilari. La notizia di questi ultimi giorni è riportata dal Club Papillon di Marco Gatti e Paolo Massobrio alla quale vi rimando per un approfondemento.

mercoledì 6 luglio 2022

Crescono le vendite di verdure surgelate

Ancora una volta cibo (e mi sfinisco sull'argomento).Questa volta sono i surgelati a conquistare la prima pagina. Le loro vendite schizzano in alto e le preferenze vannno soprattutto alle verdure. Queste, a meno di non fare un salto al mercato rionale, in periodo di crisi,pandemia e guerra, hanno subito pesanti rincari. I surgelati invece con la loro relativa stabilità offrono una valida alternativa a chi non si voglia svenare al banco della frutta e verdura. Così le loro vendite aumentano significativamente.

Cibo e cinema

La grande abbuffata, Hostaria di Luigi Scola e L’anatra all’arancia. Chi non riconosce in questi tre titoli l’interpretazione di una grande del cinema italiano, il cremonese Ugo Tognazzi, che faceva del frigorifero il suo santuario. Ma anche altri sono i film che prestano il nome alla grande cucina italiana e internazionale (della quale, ahimè mi ero ripromessa di non parlare più, ma che ogni giorno, sui giornali offre spunti interessanti per ritornarci), come il Pranzo di Babette, Chocolat, Il Re del Mosto, il Cuoco Contadino. Oggi, 6 luglio corrente mese è da leggere sull’argomento l’approfondimento sul Notiziario del Club Papillon e Il Golosario che intervistano sul tema Carlo Cambi.

martedì 5 luglio 2022

Cibo e non più solo cibo

Salve, amici del blog. Potrei riprendere, come in effetti ho già fatto dal primo giugno, anche se mi ero presa sei mesi sabbatici per ripensarci, a parlare di cibo. Ma come ha osservato un mio collega dalle pagine del giornale su cui scrive, di programmi televisivi e di newsletter che scrivono di ricette, non se ne può veramente più. Ho riportato le sue parole e ho sottoscritto in toto. E comunque, le notizie che mi arrivano sono vecchie. Come se i giornali, generalisti e specialisti, si accorgessero sempre “dopo” delle disgrazie che ci arrivano sulla testa. Come quella tragica di Willie Monteiro Duarte, ammazzato per un errore, (come scriveva Edgard Lee Masters nell’Antologia di Spoon River delle “due donne morte entrambe per un errore, una d’aborto, l’altra d’amore”). Cioè lui, un capoverdiano mite ucciso per una lite in difesa di un amico a Colleferro dai fratelli Bianchi in un’aggressione brutale. I due per adesso sono stati condannati all’ergastolo. Ma si sa, poi c’è l’appello, la cassazione, la buona condotta … E vogliamo parlare delle sei persone decedute sotto lo scioglimento del ghiacciaio della Marmolada? Anche qui pare, e lo diciamo oltre ad esprimere il naturale cordoglio per i parenti delle vittime, che non ci fosse stata prima nessuna avvisaglia. Eppure, l’avevano detto e ripetuto lo scienziato Mario Tozzi e il presidente dell’associazione di climatologia italiana Luca Mercalli che il riscaldamento globale dovuto alle attività antropiche (cioè umane, da anér, andròs, uomo, in greco) ci avrebbero portati al disastro. Movimentare tir per gli approvvigionamenti di frutta e verdura ci costa, in termini di emissioni di gas climalteranti, una follia e produrre carne rossa anche. Ma sembra che non se ne possa fare a meno. Cioè della carne rossa magari sì, visti i malanni (colesterolo, trigliceridi) che porta all’organismo, ma della frutta e verdura no dato che è alla base (e per base si intende proprio quella della piramide, notoriamente più larga della punta) della piramide alimentare, questa volta per i suoi benefici (vitamine b per riprendersi dalle fatiche e d per le ossa, acqua indispensabile quando fa caldo, potassio per il tono muscolare – tra i muscoli c’è anche il cuore). Insomma, di queste due ultime cose, che mi riportano a parlare di cibo, si parla molto, ma si fa poco. Si accettano commenti su come cambiare nome a questo blog che d'ora in poi sarà un mio diario personale sotto forma di autobiografia romanzata.

lunedì 4 luglio 2022

Inflazione all'8,6%: non succedeva dal 1986

L’inflazione all’8,6%, un rincaro uguale solo quello del 1986, ha già cambiato il carrello della spesa degli italiani. Nelle borse più prodotti discount (che non è l’insegna di un supermercato ma una filosofia del distributore che punta a dare il massimo con il minimo di prezzo) e più private label (marche private). La crisi colpisce farina, olio di semi, pollo, riso ( quest'ultimo per la siccità), pasta, pane, olio di semi, frutta, verdura (ma qui ci si può difendere rivolgendosi ai mercati rionali), gelati, succhi di frutta, acqua minerale per un totale di +680 euro l’anno a famiglia. Cui si va ad aggiungere un +700 per trascorrere le vacanze, anche se non si sa più dove farle, visto che i ghiacciai crollano rovinosamente in pianura e le acque si alzano facendo sparire corsi d’acqua dolce dove prima si erano erette delle dighe. I prodotti del supermercato sono più economici del 20-30% scrive il Corriere della Sera dell’Economia di oggi 4 luglio corrente mese: in primis caffè, biscotti, sughi pronti e detergenti. Oltre a questi rincari, che sconsigliano vivamente di buttare nel cestino dell’immondizia prodotti ancora in buono stato ci sono i cari bollette, luce e soprattutto gas. Che le sanzioni comminate dall’Unione Europea alla Russia durante la guerra contro l’Ucraina, che si sta svolgendo sotto i nostri occhi poco attenti proprio adesso, hanno fatto schizzare alle stelle. Per farvi fronte, vi sono piccoli accorgimenti quali fare il bucato nelle ore notturne a pieno carico e con un programma eco; cuocere più verdure tutte insieme nell’acqua bollente in modo da non doverlo rifare una seconda volta (e riservandosi semmai di ripassare in fretta le verdure già cotte in padella). Fare la doccia interrompendo il flusso di acqua quando ci si insapona e attivandolo solo per risciacquarsi. Insomma, sembrano misure di guerra, ma ci siamo, in guerra, tanto vale stare dalla parte giusta. Più incisivamente, per ridurre il consumo di gas, c’è da fare il “cappotto” alle pareti il cui costo con il superecobonus viene ceduto come credito d’imposta del 110% alle banche (ma costerà comunque qualcosa in più) e installare sul tetto i pannelli solari, con i quali si produce energia per sé ma anche per eventualmente rivendere a vicini che ne siano sprovvisti.