"diario sul cibo per chi non crede che il cibo sia cultura ma nutrimento e garantirlo a tutti sarebbe già un bel passo avanti...esistono 'il pane e le rose'…assicuriamo il pane a tutti perché tutti possano avere anche le rose…"
martedì 30 novembre 2021
Salute, prezzo e sostenibilità: i consumi alimentari in tempi di pandemia
Zuppa di cipolle
Ricette per la sera della Vigilia Natalizia
lunedì 29 novembre 2021
Miscellanea prenatalizia
martedì 23 novembre 2021
Adottiamo un albero
La COP26 ignora l’urgenza della difesa degli animali
La Colletta Alimentare non si ferma
Niente dopo Scala causa Covid
Crollo prenotazioni per le prossime Feste
Nutriscore nel mirino dell'Antitrust
venerdì 19 novembre 2021
Intervista sul benessere animale ad Annamaria Pisapia di CIWF
giovedì 18 novembre 2021
Ricetta di risotto di salsiccia
Covid e vaccini
Etichetta Nutriscore
mercoledì 17 novembre 2021
Covid, inflazione, i grandi supermercati arrancano
I secondi mercatini di Natale con il Covid
Il secondo Natale con il Covid
martedì 16 novembre 2021
Dopo il Prosek, continuano le disavventure del Prosecco
Vino bio e benessere
Bombe d’acqua al Sud e caldo fuori stagione al Nord
Peste suina, anche da qui parte lo Spillover
martedì 9 novembre 2021
Via Francigena, patrimonio Unesco
venerdì 5 novembre 2021
Il vino di coca e la nascita della Coca Cola
giovedì 4 novembre 2021
Post pandemia: siamo più poveri?
Carciofi: ricette
martedì 2 novembre 2021
Non sempre vegano è salutare
Non sempre vegano è salutare, Anzi: “Certi hamburger, formaggi, panne, salse e salumi vegani - spiega la nutrizionista Chiara Manzi - risultano più grassi e salati dei corrispettivi tradizionali. E possono quindi nuocere, in particolare a chi deve limitare nella dieta il quantitativo di questi elementi”.
Mangeremo polli da importazione?
Non che i nostri polli siano sempre allevati bene, ma adesso soffrono anche della concorrenza di quelli stranieri. A rischio così tutta la filiera del pollo italiano. Un mercato autosufficiente che ora soffre del rincaro dei prezzi della materia per l'agricoltura e rischia di essere “infiltrato” da carni provenienti da altri Paesi dove i controlli sono meno severi. A lanciare l’allarme il numero uno del gruppo Amadori, Francesco Berti.
Pizza e pm10
Anche la pizza, nel Milanese, concorre a far salire il pm10, le famigerate polveri sottili che si vorrebbero ridurre, diminuendo dell'1,5 i gradi della temperatura terrestre causata dalle emissioni di carbone fossile. La provincia conta 3mila forni. Che assieme alle strutture private valgono il 45% delle polveri. Il censimento è in corso e secondo l’esperto Alessandro Azzoni: “Esistono regole rigide per le case, ma non per i locali”.
Prosecco o Prosek?
Tutelato dalla denominazione di origine, il Prosecco e Prosek proviene dalla stessa località che si trova poco a ovest di Trieste ed è solo da qui che parte l’unico collegamento storicamente confermato. Lo afferma il presidente del Veneto, Luca Zaia rendendo noti i risultati di una ricerca storica che dovrebbe chiudere una volta per tutte il dibattito nato attorno alla legittimità o meno da parte della Croazia di una richiesta all’Unione Europea di protezione della menzione “Prosek” riferita a un vino locale.
Diciamo no agli allevamenti intensivi
L’animale è stato allevato in gabbia? Sempre al chiuso? All’aperto? Con accesso al pascolo? Sono informazioni che devono essere accessibili ai consumatori, per permettere loro di scegliere ed evitare prodotti da allevamenti intensivi, favorendo così sistemi di allevamento più rispettosi degli animali. Questo è un momento critico e continueremo a fare pressione perché le bugie in etichetta non diventino la norma. Le bugie, che mentono su come vivono gli animali negli allevamenti, le vogliono mettere in etichetta! I ministeri delle Politiche agricole e della Salute vogliono introdurre una certificazione che consentirebbe di mettere il bollino “Benessere Animale” anche su prodotti che provengono da allevamenti intensivi. Un simile bollino, che molti consumatori troverebbero rassicurante, farebbe buon gioco all’industria delle carne: di fatto molti consumatori, pensando di acquistare prodotti da allevamenti dove c’è benessere animale, si ritroverebbero invece a comprare sofferenza senza saperlo! CIWF dice che SIAMO ANCORA IN TEMPO: questo progetto di certificazione va fermato e dobbiamo essere in tanti a mandare un messaggio chiaro ai ministri. Partecipa alla protesta cliccando qui e aggiungete la vostra voce!
La dieta del latte nell'età del bronzo
Ho letto settimana scorsa su una rivista scientifica alla quale sono abbonata, che gli Asiatici dell’età del bronzo, dal 3.400 al 600 a .C., dopo essere stati cacciatori e raccoglitori, consumavano prodotti caseari. A prova di ciò, ne sono state trovate tracce negli utensili e nei denti.