martedì 23 novembre 2021

La COP26 ignora l’urgenza della difesa degli animali

Qualche giorno fa si è conclusa a Glasgow la COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che ha visto la partecipazione dei grandi della terra i quali, come purtroppo ci si aspettava, hanno ignorato l’urgenza di mettere in discussione l’attuale modello di produzione alimentare. Non è bastato ricordare loro che l'industria zootecnica è da sola responsabile del 14,5% di tutte le emissioni di gas serra a livello globale, che gli allevamenti intensivi sono la tra le maggiori cause dirette di perdita di biodiversità, deforestazione, estinzione di specie selvatiche, scarsità d'acqua, inquinamento e desertificazione. Non è bastato mostrare loro, ancora una volta, come la scienza confermi che questo modello è insostenibile per tutti gli esseri viventi che chiamano casa questo pianeta e che il tempo stringe, mentre il rischio aumenta, giorno dopo giorno. Ma la loro indifferenza non riuscirà ad avere su di noi l’effetto disarmante che sperano. Perché la nostra battaglia è giusta ed è veramente globale, perché è finalizzata a difendere tutti, nessuno escluso! Questa battaglia è tanto vitale quanto ambiziosa perché sfida poteri molto più grandi di noi. Per questo, per continuare a combatterla, abbiamo bisogno dell’ aiuto di tutti! E io mi faccio portavoce da queste pagine per sensibilizzare i miei lettori sull'argomento.

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