Da quando esistono i social,
ognuno si sente autorizzato a postare le sue foto private e a scrivere di
qualunque cosa, anche se non ne conosce esattamente i termini. Per carità, in
giro per l’Italia, la nazione che più ha dato in termini di Umanesimo e Rinascimento,
ci sono un sacco di persone colte ma anche semplicemente interessate agli
accadimenti quotidiani che seguono attraverso i giornali, la radio e la
televisione (do you rembember: The video
killed the radio star?). Ecco non è andata esattamente così, ma quasi. Il
web ci ha colti di sorpresa e ha rivoltato tutte le carte in tavola. Così
abbiamo assistito alla meteora Renzi, all’arrivo dei 5stelle e al nuovo premier
che abbiamo adesso. Ce la caveremo? C’è chi ne dubita. Ma in fondo non siamo il
popolo di santi, eroi, poeti e navigatori? Ecco, bene, adesso navighiamo in
internet ed è facendo questo che dovremmo stare attenti a scansare le fake
news. Siamo martellati da una valanga di informazioni, vere e o false che
siano, ma ne sappiamo meno di prima. E poi, ci avete fatto caso? Nelle
pubblicità televisive compaiono sempre i bambini, anche se l’Italia invecchia velocemente,
allevando così i consumatori di domani. Alla faccia del Moige e del telefono azzurro.
Piccola postilla: se la Ue non
accetta la nostra manovra non ci comprano più i bond, lo spread sale, le
banche alzano gli interessi e famiglie e imprese non hanno accesso al credito,
se non a costi proibitivi.
Nessun commento:
Posta un commento