Tra poco mangeremo hamburger
fatto con carne di cellule staminali, prodotto dall’azienda Beyond Meat che sta
interessando i grandi investitori, dai fondi Blackrock a Bill Gates, e sarà
distribuito dalla catena bolognese Welldone. Naturalmente la Coldiretti
protesta per i capi di bestiame che non si venderanno più causa questa concorrenza.
Sempre dalla stessa parte nascono i Pastafariani, per ora 300 adepti della
pasta con 8 condimenti in Italia. Ma anche Pietro Leemann, l’unico ristorante
vegano di Milano con il riconoscimento Michelin, che spiega che così rispetta
gli animali: “Siamo quello che mangiamo - ( Feurbach ) - con il cibo possiamo
migliorarci.” Senza tanta carne sembrano poi pensare anche coloro che pensano che le
noci stimolino la creatività, i formaggi favoriscano il relax, il cioccolato faccia
sorridere e le mele agevolino la concentrazione.
Bene, ammettiamo pure che
questi nutrienti abbiano tali proprietà, ma una dieta senza carne è una dieta
che sconvolge l’intero sistema alimentare e della natura. Riflettiamoci un
attimo. Senza latte e senza formaggio, come fanno i vegani, in Italia in aumento
ma adesso un po’ meno (crescono di più i vegetariani), le mammelle delle vacche
e degli ovini restano piene e gli animali ne soffrono. Senza carne, quel che
resta di questi animali dopo il loro sfruttamento per il latte, perirebbe senza
nessuno scopo. La carne resta comunque il maggiore apporto di proteine, che
sono necessarie al’organismo per crescere e restare sano.
Basti pensare, come fanno a
Slow Food, che la malnutrizione, mancanza di latte per i bambini e di carne per
quelli più cresciuti, in Africa e nel Sudamerica è la maggiore causa di
mortalità. Ma tutto ciò si scontra, non dimentichiamolo, contro gli interessi
delle multinazionali, della chimica e della farmaceutica in primis.
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