mercoledì 10 ottobre 2018

Come mettersi, e restare, in forma


Curcuma, zenzero, pepe in grani, peperoncino rosso piccante: le tisane, che sono sempre esistite, ma che ora per ragioni di marketing “devono” essere bio, contenenti questi principi attivi, regolarizzerebbero il metabolismo. Apportando i benefici che ormai tutti sappiamo: abbassamento della pressione, più facile digestione, regolarizzazione di diverticolite e gastrite, dimagrimento. Ma un regime dietetico  sano, mi azzardo a dire mettendomi, me ne rendo conto, contro l’industria che si regge su questi prodotti, si basa su poche e chiare regole che vanno comunque chieste al nutrizionista. Cinque pasti al giorno (più volte si mangia più si attiva il metabolismo): colazione (caffellatte con biscotti o fette biscottate integrali e una tazza di bastoncini integrali con latte o yogurt); pranzo (70 g di pasta con sugo di pomodoro e poco olio oppure una minestra di verdure); merenda del pomeriggio (un frutto di stagione da alternare a una banana ricca di magnesio e potassio, attivatori del cuore); cena (un pesce bollito o al cartoccio con pomodorini o cinque fette di bresaola con succo di limone e olio e verdure cotte o crude di stagione). Mi rendo anche conto che queste cose sono state già dette da illustri nutrizionisti e dietologi, e io non aggiungo nulla di nuovo. Solo che ci vuole una volontà di ferro nel seguire i precetti. E, una volta la settimana, licet insanire (darsi alla pazza gioia con impepata di cozze, spaghetti alle vongole, arrosto con patate, brasato, baccalà fritto e ripassato nel pomodoro, wurstel alla piastra e anche, perché no?, un panino all’hamburger, ma di razza chianina però …).

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