mercoledì 30 novembre 2022

Cresce il consumo di surgelati

Negli ultimi tre anni, secondo dati raccolti dalla newsletter del Corriere della Sera, i prodotti surgelati finiti nei piatti di pranzi, cene e merende degli italiani sono aumentati del dieci per cento. Solo nell’ultimo anno in Italia sono state consumate 950mila tonnellate di cibi surgelati, che equivalgono a 16 chili pro capite. Numeri che si possono spiegare in modo diverso: da un lato la pandemia, che ha portato le persone a volere sempre a disposizione dei prodotti che non andassero a male, pur riducendo la frequenza delle spese. Dall’altro la comodità di poter servire un pasto senza doversi preoccupare dei tempi di cottura, dell’acquisto dei singoli ingredienti, della preparazione. Ma, come spiega il report ambientale sul settore degli alimenti surgelati realizzato da Iias – Istituto Italiano Alimenti Surgelati insieme a Perfect Food, oggi dss+, prepararsi un piatto surgelato è anche una scelta anti spreco. In parallelo alla crescita dei consumi è diminuito l’uso di energia del comparto: negli ultimi tre anni si è ridotto del due per cento, pari a 19mila megawattora, che corrispondono al consumo di 8mila e 500 famiglie composte da una o due persone. Nello stesso periodo sono scese anche le emissioni di CO2 del settore, tagliate del dieci per cento. Una cifra che corrisponde a 31mila e 400 tonnellate di gas in meno, come 350mila auto che percorrono la tratta Roma Milano. Ma a ridursi è stato anche il consumo d’acqua: meno quattro per cento in tre anni, ovvero 284mila metri cubi. Come tre milioni di docce da cinque minuti l’una.

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