lunedì 14 novembre 2022

Il ruolo del caso nelle scoperte scientifiche

Le grandi scoperte, della fisica come della chimica, per le quali fino al nostro Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica lo scorso anno, il primo post pandemia da coronavirus, hanno un che di casuale che andrebbe meglio indagato.Intanto è la prima volta che un premiato si presenta da solo, senza l’accompagnamento di una donna che da quando Nobel è Nobel una sola donna ha rifiutato di condividerlo con un uomo, la chimica Barbara McClintock per le sue ricerche sulla citogenetica. Anche Einstein lo andò a ricevere accompagnato da una donna che non per niente era sua moglie. E poi perché ci vuole un bello scatto di fantasia per immaginarsi un mondo totalmente nuovo rispetto a quello che prima avevamo vissuto. La stessa fisica quantistica presenta oggi degli aspetti che prima era difficile spiegare ad un profano. Come il fatto che l’energia prodotta dalla massa compressa dalla massa del movimento moltiplicato al cubo (mc3) non dà luogo ad un buco nero, nome peraltro sconfessato dagli stessi fisici, che preferiscono parlare di quark, ma ad un’infinità di altri mondi. E chissà come avrebbe preso la cosa il più grande scrittore di fantascienza: Philip K. Dick che viveva di mondi paralleli. Ma la casualità riveste più aspetti della nostra vita sulla terra. Pensiamo a internet per esempio. Che da sistema di comunicazioni interne (un intranet per esemplificare) per l’apparato militare americano è diventato, con i social di oggi quello che tutti conosciamo e che (anche) temiamo per la nostra privacy. Tutti tranne quei fuori di testa dei blogger che ne hanno fatto uno strumento per fare soldi ingannando la gente comune. Che poi tanto comune non è e non si fa intimorire da quattro sballati. E’ stato uno sviluppo lineare? E’ stato un caso? La casualità, come si legge sul numero del 5 ottobre 2022 de L’Internazionale, riveste la sua bella parte di interesse per esempio anche nella differenza tra sorelle e fratelli. E’ una questione di geni? Una questione di Dna? Una questione di ambiente, inteso come la somma di interrelazioni che intervengono nel crescere una famiglia? Con buona pace di Freud, si è scoperto che non è solo questo. Paragonando la vita di due gemelli, e non solo fratelli o sorelle, si è scoperto che le differenze di interessi, di ambizioni, di studi, di carattere, di socialità, di introversione, di estroversione, sono in gran parte attribuibili al caso. E due fratelli o due sorelle, nati da entrambi gli stessi genitori (non come le famiglie allargate di oggi dove coesistono due o più madri, due o più padri con tutto il correlato di fratelli, zii, cognati, suocere, nuore, cugini ), possono essere diversissimi. Perché nella loro vita troppe vicissitudini sono accadute per caso, senza il volere o il potere né dell’uno né dell’altro. Così venendo anche ad attualità più vicine a noi, è un caso che Giorgia Meloni, che si rifà esplicitamente a Vox, il partito espressamente neo franchista spagnolo, abbia vinto le elezioni in un Paese democratico come il nostro? E’ un caso che sia tramontata la famosa egemonia culturale della sinistra? Certamente no. Pare piuttosto un incatenamento di vicissitudini in cui i Talebani, custodi dell'integrità del velo delle donne, giocano la propria parte.

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