venerdì 13 luglio 2018

La crusca a difesa dell'italiano


L’italiano è una lingua bellissima, ricca di parole, sinonimi, contrari, verbi, avverbi e aggettivi. Basta guardare la sera prima di cena i programmi di giochi che si basano alla tv proprio sulla lingua per accorgersene. Perché allora usare tanti termini inglesi? Se lo chiede, sulle pagine de La Stampa, oggi l’Accademia della Crusca, per la quale anche apericena e kebbabaro andrebbero aboliti. Negli ultimi 12 mesi la pagina web dell’Accademia è stata visitata da 5 mln di utenti per un totale di 12 mln di visualizzazioni e 6.954 quesiti. Tra le definizioni  messe al bando anche “hotspot”, “stepchild adoption”, “smart city”, “road map”, “deadline” e “abstract”. Ma c’è anche, chi, tra i ristoranti di pesce vorrebbe cambiare la parola “cozze” (ma non sarà perché cozza è sinonimo di brutta?). Secondo la Crusca è impossibile perché nessun sinonimo è accettabile.

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