lunedì 22 maggio 2017

Prendendomi il lusso di divagare



L’altruismo e insieme il laicismo non significa aver rinnegato un Dio, ma solo quelli che incitano al martirio.
Tra l’altro, i cattolici credenti e praticanti sono molto più intransigenti e irriguardosi verso le idee altrui. Probabilmente hanno molto da farsi perdonare.
I laici invece, pur non credendo, hanno un’idea alta e nobile della religione rispettando chi ci crede veramente.
Una posizione intermedia è l’agnosticismo, ma sa tanto di “lavarsene le mani”. Non ci credo ma nel caso mi comporto bene. E invece ci sarebbe da comportarsi bene a prescindere, direbbe Totò .
Comunque la pensiate sull’argomento, dovrebbe essere chiaro a tutti che una guerra che fa strage di bambini e che un’organizzazione come l’Isis o Boko Haram che vende le schiave bambine, con la complicità di chi vuol far passare un oleodotto sottomarino tra la Turchia e la Puglia, e l’attivismo di tutti i fabbricanti di armi, compresi quelli che le fabbricano in Italia, sono un obbrobrio.
Se il grado di civiltà di una società si misura dal fatto che non debbano esistere “ricchezza senza  lavoro, piacere senza coscienza, conoscenza senza carattere, commercio senza morale, religione senza sacrificio, politica senza principi”, come predicava a metà del Novecento il Mahatma Ghandi, in nel nostro mondo globalizzato questa etica è scomparsa.
Affollati in ogni attimo di tempo libero nei grandi mall, i templi del consumo compulsivo e seriale, che sostituiscono piazze, portici bar caffè bocciofile palestre e piccoli negozi dove avveniva la socialità un tempo, le persone sembra non abbiano nessuna aspirazione se non quella del comprare la grande quantità di merci che la globalizzazione mette a poco prezzo a disposizione di tutti.
Ma siccome il commercio è il commercio, bellezza, anche la grande disponibilità di merce non è sempre alla portata di tutti e anche nei Paesi che un tempo erano ricchi si stanno creando grandi sacche di povertà e scompare la classe media. E un sistema così alla lunga non regge. Esistono le invidie sociali (lo sapevate che nei paradisi fiscali, tra cui anche le Canarie e i Caraibi ci si può far accreditare la pensione maturata in Italia e integrarla con qualche lavoretto, magari con una barca a portare in giro i turisti?); esistono le storie non belle di mamme rimaste sole che devono lavorare per pochi soldi di stipendio da portare a casa per i propri figli che magari non hanno voglia di studiare e non troveranno un posto nella società.
Anche in Europa, nel Continente più ricco del mondo si devono fare i conti con un ascensore sociale bloccato. Speriamo che anche da noi, come ha fatto Emmanuel Macron in Francia si possa avere un primo ministro scelto non perché della propria parte politica, ma incorrotto e competente. 


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