La maggior parte degli
italiani legge ricette sul web, cliccando sui siti e seguendo i tutorial sui
blog, nonché comprando i libri delle più famose blogger. Ma non cucina a casa.
La crescita esponenziale in questi ultimi anni della ristorazione fuori casa ne
è la testimone. Sono stati aperti dappertutto, da Nord a Sud, passando per il
Centro e le Isole, ristoranti di chef famosi, che sono approdati anche in
televisione in trasmissioni come MasterChef, o anche pizzerie, ristopizzerie,
kebab e chioschi. I primi si distinguono per le stelle Michelin e le forchette del Gambero Rosso, i
riconoscimenti del Golosario del Club Papillon e altri simili “premi” per il
ristorante migliore. Fino a poco tempo fa non ci si preoccupava dei guadagni di
questi ristoranti pluripremiati e conseguentemente delle loro spese e dei
costi. E li si frequentava comunque. Oggi qualche perplessità invece c’è, e si
torna a casa, ma perlopiù con piatti pronti, come i surgelati, le pizze da
asporto, i sushi e sashimi già confezionati, le scatolette e il pollo arrosto.
Facendo anche attenzione allo spreco alimentare.
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