lunedì 8 maggio 2017

Il business del con e senza



Mangiare “con”, mangiare “senza “ (sale, zucchero, glutine, olio di palma, coloranti, dolcificanti ecc.). Anni fa ci avevano fatto anche un contest tra chef, impegnati in piatti senza sale e dolci senza zucchero. Ora ammesso che una persona abbia motivo di stare a dieta per perdere peso in eccesso, la buona regola è una sola: ridurre le quantità mangiando un po’ di tutto. Perché “fare a meno di” risulta in ogni caso (tranne il diabete) pericoloso. Eppure l’industria alimentare, quasi tutta in mano, con buona pace di Coldiretti, alle multinazionali continua a pigiare sul pedale delle “fakes news” sul cibo, a tutto suo vantaggio perché allarga così il ventaglio di scelta tra le sue marche, e se la fedeltà alla marca, come emerge da tutte le ricerche, è ancora un valore, ecco che il business è  fatto. Anzi, pronto in tavola.

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