E’come quando ad un colloquio
di lavoro mi chiesero cos’era per me la comunicazione. Io rimasi di stucco. Ma
che razza di domanda è, mi chiesi? E’come se mi chiedessero se è più alta la
Madonnina del Duomo di Milano o la Mole Antonelliana. E come se mi chiedessero
cos’è la libertà. Cos’è l’uguaglianza. Cos’è la giustizia. Diffidate giovani dai
selezionatori di personale. Tranne eccezioni celebri come quella di Anna Testa
(nomen omen) di una famosa agenzia di Milano, i capi del personale sono uomini
tristi e acidi, come chi non digerisce bene, che non fanno altro che rubarti la
fiducia nella vita. Io non mi arresi ma la fortuna, di cui ha parlato il 7 di
Severgnini, non mi arrise.
Il Pelide Achille dal piè
veloce aveva un tallone debole e anche Ulisse non era tanto felice, hanno
scritto su Repubblica questa estate, e non c’è modo di tirarsi su, nemmeno
loro ci riuscirono ed erano eroi. Poveri i piccoli grandi eroi dei nostri
tempi.
E dopo questo “sfogo” fuori
tema, riprenderò da settimana prossima a scrivere di cibo, dato che i food
blogger oggi sono delle star del web e io di materia in tema ne dovrei conoscere. :-)
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