venerdì 21 settembre 2018

Crunch e Cook and Chill: i principi di Slow Food sulla ristorazione ospedaliera

Ristorazione ospedaliera: questo il tema di oggi a Torino nell'ambito di Slow Food. Due le parole d'ordine: Crunch, cucina e ristorazione e Cook and Chill, cuoci e raffredda, per un miglior servizio ai degenti e anche alle mense scolastiche. Che dovrebbero poter usufruire, come non accade dappertutto, di pasti sani e nutrienti, allo scopo di una più veloce e migliore guarigione. Come mi disse una volta Atenaide Arpone, biologa della nutrizione, nel menu ospedaliero andrebbe introdotto anche il Parmigiano reggiano o il Grana padano. Pasta integrale, cibi bio, pesce, carni bianche, verdure, e anche un piccolo dolce finale, come la crema di pere o di mele in vasetto, che servono al Niguarda di Milano, sono ottimi ingredienti per una veloce ripresa e rimessa in salute. Perché il menu ospedaliero dovrebbe comprendere una drastica riduzione di zuccheri aggiunti e sale, l'aumento del contenuto di fibra, la presenza di alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura e tra le bevande solo acqua e succhi senza zuccheri aggiunti. Questo quello che andrebbe servito e che si dovrebbe anche trovare nelle macchinette distributrici automatiche. 

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