Ho letto da qualche parte
un’interessante argomentazione su come procede la ricerca tecnologica in
agricoltura. In estrema sintesi, si tratta di non ostacolarla a favore dei
piccoli contadini che hanno scarsi mezzi anche per sviluppare le biodiversità,
ma anzi sviluppare queste stesse proprio con la scienza. Oggi si può contare
sui droni, velivoli senza pilota, nati per contrastare le posizioni nemiche, per
monitorare l’andamento delle colture sui campi. E analogamente sulla
biotecnologia, che con la mutagenesi (nbt e non ogm), ossia con una lunga serie
di innesti, senza intervenire sul dna, fortifica le piante e le rende capaci di
fare a meno dei potenti antipesticidi che si usavano una volta. D’altra parte,
non dimentichiamoci che anche internet, un tempo sui computer e adesso sugli
smartphone per tutt’altri usi, era nata all’origine come una rete militare
statunitense intranet, chiamata Arpanet, per il controspionaggio.
Nessun commento:
Posta un commento