giovedì 21 aprile 2016

La crescita della ristorazione e l'allarme sui cibi di importazione


Da una ricerca Ipsos ripresa da molti giornali, cresce  il cibo etnico, ma a anche biologico e sostenibile. Questo perché sono aumentati i vegetariani o i vegani, ma a anche perché tra le motivazioni dell’acquisto sono preponderanti la freschezza e il prezzo, il gusto e la tracciabilità delle materie prime. Nell’ultimo decennio si sono così affermati del +60% il cibo etnico, i piatti pronti (+34%) e i prodotti di alta gamma (26%). Tra le altre tendenze cresce la propensione a mangiare fuori casa (ma non c’era la crisi?) e l’Italia è il terzo mercato europeo nella ristorazione con una spesa di circa 3.000 miliardi di euro.

Ma non è tutto oro quello che luccica e l’Efsa l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha scoperto una lista, pubblicata da molti giornali, di alimenti provenienti dall’estero e pesantemente contaminati da agenti chimici: si va dai broccoli cinesi, al prezzemolo vietnamita, basilico indiano, fragole e arance egiziane, peperoncino thailandese, meloni domenicani e piselli kenioti. La denuncia su questi dati viene da Coldiretti, che accusa anche la nostra pasta di non essere fatta tutta con grano italiano, ma di importazione, e il latte e le mozzarelle vendute da Coop, essere straniere.

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