martedì 11 dicembre 2018

La ricetta dell'ossobuco


Ci fu un periodo in cui l’ossobuco non si voleva più mangiare perché era stata diffusa la notizia della nocività del midollo contenutovi (un po’ come lo scandalo del vino al metanolo). Certo non era la carne di origine italiana, ma quella importata, e la legge sull’origine in etichetta non era ancora in vigore. L’ossobuco resta e rimane comunque un caposaldo della cucina italiana che io preparo così.

Infarinate 4 ossibuchi per 4 persone e poneteli in una pentola larga in cui avrete fatto scaldare dell’olio extravergine di oliva. Sfumate con un bicchiere di vino bianco e salate. Poi coprite con acqua e lasciate cuocere per circa un’ora (mezz’ora se usate la pentola a pressione). Quando l’acqua si sarà asciugata e la carne si rivelerà tenera,  cospargetela con un trito di scorza di limone non trattato grattugiata e prezzemolo, la cosiddetta cremolada . Servite caldo un ossobuco per piatto anche con contorno di verdura cotta (spinaci, patate, erbette, cicoria o altro a vostro gusto) ma il contorno migliore resta quello dei carciofi.

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