Condizioni climatiche sempre
meno favorevoli e alti costi di produzione hanno indotto gli agricoltori a
ridurre la produzione di mais, utile per
il settore zootecnico (il foraggio). Sono 614mila, secondo L’Istituto per i
mercati alimentari (Ismea) gli ettari investiti oggi a mais in Italia, una
riduzione che va a favore della soia. Vent’anni fa le superfici del grano turco
interessava 1 mln di ettari e garantiva una produzione di circa 10mln di tons
coprendo il 90% del fabbisogno nazionale. Oggi produciamo, secondo stime Ismea,
poco più di 6 mln di tons di mais con un aumento di importazioni più che
quadruplicato (dall’11% al 47%). Nello stesso periodo la produzione di soia è
aumentata del 20%, crescita che comunque non ha consentito di soddisfare la
crescente domanda interna, da parte di vegani e vegetariani, il cui fabbisogno
ha portato ad una crescita delle importazioni di quasi l’80% in 20 anni.
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