giovedì 25 aprile 2019

Ricette appetitose per i vostri amici pelosi


Il petfood è il cibo per gli animali domestici. Nel mercato dei beni di consumo ci sono paradossalmente categorie non  destinate ai consumatori. La cura dell’animale domestico è l’esempio perfetto. Così scrive la società di ricerca Nielsen in un rapporto che mette in luce come la cura per gli animali domestici impegni i consumatori nell’essere competenti ed esigenti nei loro acquisti. Sono concentrati sulla salute e sul benessere dei loro amici quanto su se stessi. Includere in questa lista della spesa, mentre si vaga per i corridoi del cibo sia materiali sia virtuali (leggi: le spese su Amazon), ingredienti più freschi e più naturali è in linea con le tendenze del cibo umano e le vendite allo scaffale ne sono la prova.  In Italia di spendono 2 mld di euro per alimentare i nostri amici cani e gatti, anzi più gatti che cani. E si scelgono i prodotti migliori, cioè quelli premium, a metà altezza sugli scaffali in supermercati e addirittura ipermercati, più grandi dei primi, secondo esigenze di naturalità, genuinità, capacità di tenere in salute l’animale. Secondo dati Nielsen sul mercato statunitense i consumatori hanno speso nell’ultimo anno 33 mln di dollari in alimenti per il petfood scegliendo prodotti di qualità umana. E pensavi che i mirtilli fossero solo per il tuo yogurt mattutino e le carote solo per la tua insalata pomeridiana. In questi cibi per animali ci sono primariamente carote, barbabietole, grani antichi, patate dolci, frutti di bosco. Ma non esistono solo gli alimenti freschi. Buona parte di questo mercato è formata da offerte premium come cibo congelato ed estratto con aria essiccata/disidratata, le cui vendite sono più che raddoppiate negli ultimi tre anni, passando da 23 mln di dollari nel 2015 a 53 nel 2018 (l’1% del totale degli alimenti secchi). Questi vengono realizzati attraverso l’estrazione dell’umidità vaporizzando il ghiaccio della carne congelata a temperature inferiori allo zero o usando aria calda. Sono preferiti perché privi di conservanti aggiunti e molti offrono maggiori benefici, come una migliore digestione, un pelo più lucido, una pelle più liscia e un sistema immunitario più forte. Il cibo liofilizzato puro costa al consumatore una media di 33 dollari per libbra (poco meno di 500 grammi). Quello essiccato all’aria o disidratato circa 10-11 dollari per libbra. E vi è una crescente comunità di consumatori disposti a pagare per le offerte premium mentre stanno spuntando sugli scaffali prodotti croccanti regolari, sia come “cappotto” su una crocchetta o miscelati nel cibo secco. Pertanto l’ultima sfida sarà educare e istruire i consumatori affinché comprendano i vantaggi di  tutte queste innovazioni nei prodotti premium (ossia quelli che costano di più). 

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