giovedì 11 aprile 2019

Obesità: gli effetti della malnutrizione


Frequentando il nuovo Ipercoop a firma Brunelli alle porte di Milano (Arese) mi sono accorta di una cosa: l’aumento vertiginoso delle persone obese. Avranno forse, per ragioni di economicità, risparmiato sull’alimentazione nutrendosi perlopiù dalla famosa catena statunitense di panini? Il dubbio sorge spontaneo perché ormai da trent’anni le due catene, perché in origine ce ne era anche un’altra, imperversano in ogni angolo delle grandi città con i loro hamburger giganti super farciti di grassi (salse, fritti e quant’altro). E dire che in Piemonte era nata ad un certo punto di questo cammino sulla via della malnutrizione una mini catena di M^^cBun, un macellaio che si era inventato un panino con hamburger di chianina e niente salse. Ma la risposta degli americani non si fece attendere: formaggi Dop italiani nei loro hamburger. Continuando, con questo escamotage, ad attrarre clientela. Tanto che il suo panino divenne anche il metro su cui conteggiare il costo della vita (un panino=1 euro). Comunque sia, il risultato di tutto ciò è che oggi gli affetti di malnutrizione sono particolarmente grassi  e l’obesità, si sa, porta a malattie gravemente nocive  per il cuore, come infarto, diabete, ictus e tumore. A sopportare il peso (è proprio il caso di dirlo) di questa malnutrizione sono soprattutto gli uomini nelle città e nelle regioni del Mezzogiorno, mentre le donne un occhio alla bilancia lo danno sempre, anche se poi non dimagriscono. Secondo l’Istat, che ha firmato il primo report Italian Obesity Barometer, i sovrappeso in Italia sono 25 milioni, di cui 46% adulti e il 24% minori. Ed è quasi inutile mettersi a dieta. I danni dell’adipe sarebbero irreversibili.

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