Mercoledì prossimo è il primo maggio, la Festa dei lavoratori. Peccato che se ne "perdano per strada", per incidenti sul lavoro, ormai il 10% l'anno. A tanto sono cresciute le morti sul lavoro nell'ultimo anno. E anche i sindacati ormai sembrano poterci fare poco. Che ne abbiano perso la rappresentanza è sotto gli occhi di tutti, a meno che non "risorga" un Landini. Anche il Concertone, organizzato a Roma dalla Cgil, la maggiore sigla sindacale, si è attirato negli ultimi tempi le critiche per i cachet richiesti dagli artisti. E peccato anche perché di lavoratori ce ne sono sempre meno e i pochi rimasti stanno sui tetti delle fabbriche a lottare per non essere licenziati. Ostaggio delle agenzie di lavoro interinale (che offrono occupazione solo a tempo determinato), dell'abolizione dell'articolo 18, e delle app sugli smartphone che altro non sono che agenzie anch'esse che al massimo ti mandano un laureato con master a fare il barista in un centro commerciale. Peccato infine perché l'Italia eccelleva in molti comparti, dall'industria all'artigianato, che poco a poco si è vista svendere a Paesi concorrenti. Non ci resta che la ristorazione …
"diario sul cibo per chi non crede che il cibo sia cultura ma nutrimento e garantirlo a tutti sarebbe già un bel passo avanti...esistono 'il pane e le rose'…assicuriamo il pane a tutti perché tutti possano avere anche le rose…"
lunedì 29 aprile 2019
giovedì 25 aprile 2019
Ricette appetitose per i vostri amici pelosi
Il petfood è il cibo per gli
animali domestici. Nel mercato dei beni di consumo ci sono paradossalmente categorie
non destinate ai consumatori. La cura
dell’animale domestico è l’esempio perfetto. Così scrive la società di ricerca
Nielsen in un rapporto che mette in luce come la cura per gli animali domestici
impegni i consumatori nell’essere competenti ed esigenti nei loro acquisti.
Sono concentrati sulla salute e sul benessere dei loro amici quanto su se
stessi. Includere in questa lista della spesa, mentre si vaga per i corridoi
del cibo sia materiali sia virtuali (leggi: le spese su Amazon), ingredienti
più freschi e più naturali è in linea con le tendenze del cibo umano e le
vendite allo scaffale ne sono la prova. In Italia di spendono 2 mld di euro per
alimentare i nostri amici cani e gatti, anzi più gatti che cani. E si scelgono
i prodotti migliori, cioè quelli premium, a metà altezza sugli scaffali in
supermercati e addirittura ipermercati, più grandi dei primi, secondo esigenze
di naturalità, genuinità, capacità di tenere in salute l’animale. Secondo dati
Nielsen sul mercato statunitense i consumatori hanno speso nell’ultimo anno 33
mln di dollari in alimenti per il petfood scegliendo prodotti di qualità umana.
E pensavi che i mirtilli fossero solo per il tuo yogurt mattutino e le carote
solo per la tua insalata pomeridiana. In questi cibi per animali ci sono
primariamente carote, barbabietole, grani antichi, patate dolci, frutti di
bosco. Ma non esistono solo gli alimenti freschi. Buona parte di questo mercato
è formata da offerte premium come cibo congelato ed estratto con aria
essiccata/disidratata, le cui vendite sono più che raddoppiate negli ultimi tre
anni, passando da 23 mln di dollari nel 2015 a 53 nel 2018 (l’1% del totale
degli alimenti secchi). Questi vengono realizzati attraverso l’estrazione
dell’umidità vaporizzando il ghiaccio della carne congelata a temperature
inferiori allo zero o usando aria calda. Sono preferiti perché privi di
conservanti aggiunti e molti offrono maggiori benefici, come una migliore
digestione, un pelo più lucido, una pelle più liscia e un sistema immunitario
più forte. Il cibo liofilizzato puro costa al consumatore una media di 33
dollari per libbra (poco meno di 500 grammi). Quello essiccato all’aria o
disidratato circa 10-11 dollari per libbra. E vi è una crescente comunità di
consumatori disposti a pagare per le offerte premium mentre stanno spuntando
sugli scaffali prodotti croccanti regolari, sia come “cappotto” su una
crocchetta o miscelati nel cibo secco. Pertanto l’ultima sfida sarà educare e
istruire i consumatori affinché comprendano i vantaggi di tutte queste innovazioni nei prodotti premium
(ossia quelli che costano di più).
venerdì 19 aprile 2019
Ricette di Pasqua dell'Associazione degli chef
Queste sono le ricette di Pasqua degli chef dell'Associazione italiana professionale cuochi. Buon appetito.
Battuto di gamberi,
piedino di maiale, agrumi salsa, al prezzemolo e germogli
Ingredienti per 4
persone
Gamberi
freschissimi g. 400; Piedino di maiale n. 1; Limone n. 1; Germogli e piccoli
fiori eduli; Sale; Qualche goccia di olio evo. Per la salsa
al prezzemolo: Prezzemolo in foglie g. 100; Pane raffermo g.
30; Aceto di vino cl. 20; n. 2 acciughette 15 gr di capperi dissalati;
Olio evo delicato cl. 5. Sale.
Procedimento
Per
la salsa al prezzemolo: Frullare tutti gli ingredienti con il
minipimer e lasciare riposare in frigorifero. Per il
piatto: Porre i gamberi fra due fogli di carta da forno e
battere fino ad assottigliare ad uno spessore di 0,5 mm, dopodiché mettere in
congelatore. A parte cuocere il piedino di maiale sottovuoto a 62° per circa 15
ore, togliere dal vuoto e cominciare a separare le parti gelatinose e la carne
dalle ossa, tagliare poi in pezzi irregolari. Togliere il battuto di gamberi
dal freezer, ritagliare una striscia di 10 x 4 cm, porre su un piatto,
grattugiare sopra un po’ di scorza di limone, posizionare i pezzetti di
piedino, le piccole quenelle (sorta di gnocchetti ovali) di salsa verde,
guarnire con i fiori ed i germogli infine qualche goccia di olio evo delicato.
Chef Matteo
Baronetto * Stella Michelin
Bresaola di tuorlo
marinato
Ingredienti
per 8 persone
Tuorlo marinato g.
550; 600 g di succo di rapa rossa ridotto a 170 g; Olio evo; Rucola g.
50; Parmigiano g. 100. Per la
Marinatura: Sale grosso Kg. 1; Zucchero semolato g. 330; Purea
di fagioli g. 330.
Procedimento
Per
il tuorlo: Separare i tuorli con albume. Il tuorlo andrà marinato
in un composto di sale grosso, zucchero e purea di fagiolo neutra.
Munirsi di
pirottini di alluminio monouso e adagiare un po’ della marinatura.
Una volta riempiti tutti i pirottini passare su ognuno con un tuorlo privo di albume, adagiando delicatamente. Coprire quindi con ulteriore marinatura per completare il procedimento. Dopo 2 ore e mezza circa, girare l’uovo da sopra a sotto con un cucchiaio, in modo che la marinatura si imprima meglio. Lasciare 5 ore nella marinatura, sciacquare delicatamente i tuorli sotto l’acqua, adagiarli su carta assorbente spessa e asciugare per bene. Per la bresaola: Con un mixer o bimby unire il succo di rapa rossa ridotto a 170 g con i 550 g di tuorlo marinato. Una volta ottenuto un composto omogeneo, munirsi di carta forno, pennello e olio evo. Oliare quindi due fogli di carta forno alla volta e versare circa 100 g di composto di “bresaola” sulla parte di uno dei due fogli dalla parte oliata. Aderire quindi sempre dalla parte oliata l’altro foglio e, con l’ausilio di un mattarello, stendere il composto fino ad assottigliarlo in modo omogeneo a 1,5 mm. Una volta ripetuta l’operazione con tutto il composto fino ad esaurirlo, prendere tutti i fogli e “stenderli” in frigorifero in più ripiani in modo che passi aria sia sopra che sotto e che “asciughi” il “salume”. Lavorare il composto dopo circa 24 ore i fogli di carta forno si saranno distaccati dalla stesa di bresaola. Per rendere più fedele possibile l’assomiglianza assottigliare il foglio di bresaola sempre tra carta forno un’ulteriore volta col mattarello e copparlo con un coppapasta ovale. Una volta ottenute le fette di “bresaola” condirle come una vera e propria bresaola con olio di rucola, parmigiano e succo di limone a piacere. Un connubio gustativo quasi da idillio.
Una volta riempiti tutti i pirottini passare su ognuno con un tuorlo privo di albume, adagiando delicatamente. Coprire quindi con ulteriore marinatura per completare il procedimento. Dopo 2 ore e mezza circa, girare l’uovo da sopra a sotto con un cucchiaio, in modo che la marinatura si imprima meglio. Lasciare 5 ore nella marinatura, sciacquare delicatamente i tuorli sotto l’acqua, adagiarli su carta assorbente spessa e asciugare per bene. Per la bresaola: Con un mixer o bimby unire il succo di rapa rossa ridotto a 170 g con i 550 g di tuorlo marinato. Una volta ottenuto un composto omogeneo, munirsi di carta forno, pennello e olio evo. Oliare quindi due fogli di carta forno alla volta e versare circa 100 g di composto di “bresaola” sulla parte di uno dei due fogli dalla parte oliata. Aderire quindi sempre dalla parte oliata l’altro foglio e, con l’ausilio di un mattarello, stendere il composto fino ad assottigliarlo in modo omogeneo a 1,5 mm. Una volta ripetuta l’operazione con tutto il composto fino ad esaurirlo, prendere tutti i fogli e “stenderli” in frigorifero in più ripiani in modo che passi aria sia sopra che sotto e che “asciughi” il “salume”. Lavorare il composto dopo circa 24 ore i fogli di carta forno si saranno distaccati dalla stesa di bresaola. Per rendere più fedele possibile l’assomiglianza assottigliare il foglio di bresaola sempre tra carta forno un’ulteriore volta col mattarello e copparlo con un coppapasta ovale. Una volta ottenute le fette di “bresaola” condirle come una vera e propria bresaola con olio di rucola, parmigiano e succo di limone a piacere. Un connubio gustativo quasi da idillio.
Guancia di vitello brasata rivisitata
Ingredienti per 4
persone
Guancia di vitello
kg. 1; Cipolla rossa n. 1; Zucchero semolato g. 20; Olio Evo ml. 200; Lamponi
freschi g. 300; Spicchi d’aglio n. 4; Vino rosso tipo sangiovese l. 1; Acqua l.
1; Limone n. 1; Stecca piccola di cannella n. 1; Noce moscata; Sale; Pepe.
Procedimento
Lavare e pulire le
guance di vitello eliminando le parti fibrose come le cartilagini. Fare un
trito con aglio e cipolla rossa, olio extravergine d’oliva, stecca di cannella
e fare appassire. Unire le guance di vitello, creare una reazione di Maillard
(una sorta di caramellizzazione), aggiungere il litro di vino e un litro di
acqua procedendo alla brasatura per circa 3 ore aggiungendo eventualmente
acqua. In una piccola padella a fuoco lento unire i lamponi e succo di un
limone con la scorza grattugiata e g. 20 di zucchero, cuocere fino a creare una
rustica coulis. Aggiungere alla coulis una grattugiata di noce moscata,
mischiare e tenere da parte. Raffreddare le guance tagliate e servire su letto
di riduzione del fondo di cottura nappando con la coulis di lamponi e noce
moscata.
E come dolce la seguente ricetta
Bustrengo
Ingredienti per 4
persone
Latte intero ml.
500; Riso Vialone nano g. 500; Zucchero semolato g. 250; Limoni non trattati n.
2; Bacca di vaniglia n. 1; Lime non trattato n. 1; Cannella; Pinoli g. 50; Rhum
ml. 0,9; Uova n. 3; Sale. Per la
ghiaccia reale: Albume g. 40; Zucchero a velo g. 160; Gocce di
limone.
Procedimento
Mettere il latte in una casseruola, portare ad
ebollizione con la bacca di vaniglia trattata longitudinalmente. Togliere dal
fuoco e versare lo zucchero, la buccia di due limoni grattugiata e anche quella
del lime. Aggiungere il rhum, il sale e la cannella ed amalgamare. Togliere la
bacca di vaniglia, aggiungere i pinoli e amalgamare un uovo alla volta, porre
in placca delle giuste dimensioni per creare uno spesso di cm. 5, infornare a
175°C per 55 minuti. Sfornare, rovesciare su una gratella e glassare con la
ghiaccia imperiale. Montare a neve gli albumi e aggiungere lo zucchero e qualche goccia di limone. Servire fredda.
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giovedì 18 aprile 2019
Ricette di Pasqua
Un uovo di cioccolato fondente, non può far che bene. Mettetelo in tavola il giorno di Pasqua. E poi la pastiera napoletana e la colomba. Quest'ultima i pasticceri la confezionano anche al cioccolato e al pistacchio. Quanto ai primi piatti i consiglierei un risotto agli asparagi verdi di Altedo dop: soffritto di olio extravergine, burro e cipolla tritata finissima. Versarci sopra il riso Carnaroli (una tazza a persona più una per la pentola) e allungare con brodo di dado vegetale. A metà cottura aggiungere le punte degli asparagi cotti in acqua bollente e continuare la cottura del riso rimestando spesso ma non tanto da far sfaldare troppo gli asparagi. Terminare la cottura con una noce di burro e servire con abbondante formaggio grana grattugiato. Di secondo c'è chi ancora cuoce le cotolette di agnello ma gli animalisti chiedono, secondo me giustamente, di salvare gli animali. Meglio una frittata, per rimanere in tema di uovo, con le zucchine. Sbattere in una terrina 5 uova e salare. Cuocere a parte in una padella con olio 4 zucchine verdi tagliate a rondelle sottili. Unirle alle uova e passarle al forno in una pirofila di vetro a 100° per un quarto d'ora. Buona Pasqua a tutti.
martedì 16 aprile 2019
E' crisi per la filiera suinicola
Lo scrive Libero: i maiali italiani stanno andando verso la salvezza, ma è crisi
nera per gli allevatori. Dopo la filiera del Pecorino Romano Dop
rischiano di saltare anche quelle del prosciutto di Parma e del San Daniele.
Il motivo è lo stesso: i prezzi all’origine della materia prima sono in ribasso. Ma se per il latte ovino della Sardegna il motivo era l’eccesso di
produzione, nel caso dei maiali è la concorrenza a mettere in difficoltà gli
allevatori. Infatti la carne straniera - suinetti spagnoli, tedeschi e olandesi in
primis - è più magra, economica e richiesta anche perché i capi vengono
macellati 4 mesi prima rispetto ai 9 mesi cui può essere macellato il suino
pesante italiano, secondo le disposizioni del disciplinare di produzione.
Attenzione alle diete iperproteiche
Una ricerca Cell Reports mette in guardia dalle
controindicazioni di una dieta per dimagrire iperproteica. Il dimagrimento è
solo apparente perché spinge l’organismo ad adottare contromisure, e quindi a
riprendere peso.
giovedì 11 aprile 2019
Obesità: gli effetti della malnutrizione
Frequentando
il nuovo Ipercoop a firma Brunelli alle porte di Milano (Arese) mi sono accorta
di una cosa: l’aumento vertiginoso delle persone obese. Avranno forse, per
ragioni di economicità, risparmiato sull’alimentazione nutrendosi perlopiù
dalla famosa catena statunitense di panini? Il dubbio sorge spontaneo perché
ormai da trent’anni le due catene, perché in origine ce ne era anche un’altra,
imperversano in ogni angolo delle grandi città con i loro hamburger giganti
super farciti di grassi (salse, fritti e quant’altro). E dire che in Piemonte
era nata ad un certo punto di questo cammino sulla via della malnutrizione una
mini catena di M^^cBun, un macellaio che si era inventato un panino con
hamburger di chianina e niente salse. Ma la risposta degli americani non si
fece attendere: formaggi Dop italiani nei loro hamburger. Continuando, con
questo escamotage, ad attrarre clientela. Tanto che il suo panino divenne anche
il metro su cui conteggiare il costo della vita (un panino=1 euro). Comunque
sia, il risultato di tutto ciò è che oggi gli affetti di malnutrizione sono
particolarmente grassi e l’obesità, si
sa, porta a malattie gravemente nocive
per il cuore, come infarto, diabete, ictus e tumore. A sopportare il
peso (è proprio il caso di dirlo) di questa malnutrizione sono soprattutto gli
uomini nelle città e nelle regioni del Mezzogiorno, mentre le donne un occhio
alla bilancia lo danno sempre, anche se poi non dimagriscono. Secondo l’Istat, che ha firmato il primo report
Italian Obesity Barometer, i sovrappeso in Italia sono 25 milioni, di cui 46%
adulti e il 24% minori. Ed è quasi inutile mettersi a dieta. I danni dell’adipe
sarebbero irreversibili.
giovedì 4 aprile 2019
Ricette di formaggio in vista della Pasqua
Presentato il 23 marzo a Milano
uno show cooking dello chef sardo Oliver Piras, una stella Michelin, che ha
interpretato il Pecorino Romano Dop, il Pecorino Sardo Dop e il Fiore Sardo
Dop. Proprio mentre quando sull’isola è aperta la lotta degli allevatori per
spuntare un prezzo più equo dai trasformatori per il loro latte.
Quattro le creazioni a base dei
tre formaggi:
Pecorino Romano Dop: ramen
cacio e pepe
Fiore Sardo Dop: chauamushi di
Fiore sardo
Pecorino sardo maturo Dop:
malloreddus con Pecorino sardo, passata di mirtilli e salsiccia di manzo cruda
Pecorino sardo dolce Dop: cavolfiore,
siero di latte, melone bianco sciroppato e Pecorino Sardo
lunedì 1 aprile 2019
La lotta contro la plastica usa e getta
Da qui al 2021 bisognerà ripensare
il nostro modo di imballare le merci e di concepire il packaging per ottenere
la sostenibilità ambientale e non vedere più le pance dei pesci un po’ come la
balena di Pinocchio, non piena del burattino
ma delle plastiche che si gettano in mare. Che vuol dire riciclare la carta e bandire
la plastica usa e getta, come deciso dai politici. A questo proposito il
Vinitaly di quest’anno vedrà il debutto del palazzo del Vino Sostenibile. Anche
la nostra dieta alimentare, poi, riporta un’ orma ecologica riassunta nella piramide
alimentare, un vanto tutto italiano, che vede alla base le verdure e al vertice
le carni rosse, ma anche pesce e formaggio.
The radio killed the web
The
video killed radio star si cantava una volta. Ma adesso in piena era digitale con il mondo a portata di
smartphone, si assiste alla rivincita della radio che si dimostra capace di
raccogliere molta pubblicità, quasi più dei due concorrenti. Un vanto che va
ascritto alla bontà dei programmi e alla validità dell’offerta pubblicitaria,
probabilmente più a buon mercato ma non per questo di scarsa qualità, anzi.
Ascoltare per credere.
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