domenica 7 gennaio 2018

Il caro sacchetti



E’ noto a tutti il dibattito scatenato dall’obbligo del pagamento dei sacchetti di plastica per la frutta e verdura al mercato o al supermercato (che tra l’altro dovrebbero essere biodegradabili, ma lo sono solo al 40%). E anche le proteste per il rincaro di luce e gas. E’ passato invece sotto silenzio l’aumento dei pedaggi autostradali che riguardano quasi tutti gli automobilisti italiani che vi si recano al lavoro per più o meno o brevi tratti (e per le vacanze fanno viaggi ben più lunghi). I sacchetti non si possono portare da casa (non è igienico) e qualcuno ha avanzato l’ipotesi di apporre l’adesivo del prezzo direttamente su arance, limoni, mele, pere etc. Una soluzione evidentemente poco pratica. E tutto questo senza contare che prima i sacchetti erano già compresi nel prezzo, senza però che il consumatore potesse conteggiarne il peso (che si aggira oggi tra 1 e 3 centesimi al sacchetto a seconda della grandezza). Qualcuno ha già conteggiato l’importo annuale di tale carico che sarebbe di almeno 10 euro.  

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