martedì 19 maggio 2015

We feed the planet

Il padiglione di Slow Food a Expo, volutamente sobrio, a fine evento verrà smontato a favore dei contadini del Sud del mondo e delle scuole lombarde. Ma prima, ha detto oggi Carlo Petrini, «dal 3 al 6 ottobre Milano accoglierà migliaia di giovani contadini che cercheranno le soluzioni per nutrire il pianeta, sono loro il futuro del cibo, un’altra occasione importantissima per cambiare il destino del mondo». Per farlo, da giovedì 21 è disponibile una piattaforma di crowdfunding (www.wefeedtheplanet.com) con la quale contribuire a garantire il diritto al viaggio dei giovani provenienti dal sud del mondo. «Un contadino africano guadagna in media 50 euro al mese, se decide di venire a Milano significa che per un anno non riuscirà a mangiare. Come denuncia la FAO, 500 milioni di piccole entità familiari mantengono l’80% dei viventi. Nessuno dimentichi però che questi milioni di agricoltori soffrono ingiustizie, violenze e guadagnano poco, mentre la ricchezza è concentrata nelle mani di poche grandi multinazionali. È per cambiare questo sistema che abbiamo bisogno del vostro aiuto, per permettere a questi giovani di venire a Milano e trovare le soluzioni per garantire a tutti un cibo buono e giusto. Aiutateci a realizzare questo miracolo». Tutto giusto per carità, ma a parte che non si sa a chi, cittadini, società civile, agricoltori del Nord del Mondo, distributori, vengano rivolte queste parole, a me viene anche il sospetto che dietro questi crowdfunding, letteralmente raccolta di fondi, ci sia sempre qualche interesse che poi non è l'interesse dei poveri del Sud del mondo. Chissà perché ... 

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