martedì 30 maggio 2023

Il vino fa male?

Una questione molto dibattuta in questi giorni è la decisione dell'Irlanda di inserire nelle etichette dei vini la dicitura nocivo alla salute. Stride a questo proposito il silenzio della Ue (Unione Europea, prontissima a decidere la circonferenza delle zucchine e altre amenità di questo tipo, ma dalla quale non si è fatto sentire nessuno in difesa del nostro prodotto di maggior prestigio e conoscenza in tutto il mondo). Di certo noi che di vino viviamo, e moltissimo, oltre al consumo interno, per l'esportazione, non ne siamo felici. In compenso in quel Paese del Nord Europa scorrono fiumi di birra, anch'essa alcolica, nei pub, come del resto nella vicina Inghilterra, e nessuno se ne fa un problema. Questione vino: i ragazzi fino ai 16 anni e le donne hanno meno enzimi degli uomini capaci di neutralizzarne gli effetti negativi. Gli esperti, i medici e gli scienzati, concordano nel suggerire un bicchiere di vino a pasto. Per le donne solo uno al giorno da decidere se a pranzo (che sarebbe meglio dato che in questo pasto si dovrebbe mangiare da re, a colazione da imperatore, e la sera da principe) o a cena. Meglio il bianco o il rosso? E si possono alternare nello stesso pasto? Il bianco spesso, contrariamente a quanto si creda, seppur con meno tannini (che si trovano nel rosso), ha una gradazione alcolica più alta. L'alternanza va decisa insieme alla portata. Se si prevede un antipasto di pesce e poi il secondo di carne, la scelta è ovvvia. Capitolo solfiti: sono spesso presenti e per eliminarli del tutto andrebbe convertita la produzione della vite al biologico.Molti passi avanti in questo senso è stato fatto in Italia con campi a vite biologica molto estesi, soprattutto in Lombardia, che chi lo direbbe, è la regione, alle porte delle città, più agricola d'Italia, insieme con il tavoliere delle Puglie dove però si coltiva soprattutto il grano duro per la pasta, la regina,insieme alla pizza delle nostre tavole.

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