martedì 16 maggio 2023

Earth Overshoot Day: ci restano solo 60 raccolti

Fine settimana e inizio settimana prossima si celebrano due date importanti per chi si occupa di ambiente ed ecologia. La Giornata mondiale delle Api e la Giornata internazionale della Biodiversità. Peccato che ce le siamo giocate entrambe perché l’altro ieri abbiamo superato la soglia oltre la quale la terra non produce abbastanza per tutti coloro che la abitano. Giovedì scorso infati è già stato raggiunto il giorno in cui finiscono le risorse naturali per l’anno corrente. Earth Overshoot Day, come si chiama con un inglesismo di cui faremmo volentieri a meno. Ecco dunque affacciarsi un mondo in cui le api hanno perso la loro via verso l’alveare più vicino e sono in drastico ridimensionamento. Gli allevatori prima si curavano delle loro bestie che davano un latte buonissimo, poi sono diventati pastori che gettavano il latte per le strade per averlo visto remunerare troppo poco. E adesso sono custodi di abetaie, faggeti, platani (con i formaggi ben custoditi in cantina perché sono preziosissimi), e fuggono dalle città ripopolando i borghi. Come dice la barzelletta, prima la mia giacca era nuova, poi fuori moda e adesso vintage. Fuor di umorismo “già dal 2022 le città, come avverte l’Ispra, sono in corsa verso la sostenibilità. Si ‘fa strada’ la mobilità dolce e aumentano gli orti urbani, ma le perdite idriche, l’uso del suolo e la fragilità del territorio rimangono ancora un problema.” E qui interviene l‘appello di CIWF a nutrirsi in modo più corretto per evitare non solo la distruzione della biodiversità, ma anche le sofferenze inflitte agli animali da un sistema industriale di zootecnia. “La nostra generazione – dicono - ha assistito al cambiamento profondo del nostro sistema alimentare globale: il numero di animali negli allevamenti intensivi non è mai stato così alto. Un’agricoltura rigenerativa e rispettosa della natura è la soluzione migliore che possiamo adottare. Un mondo dove, non solo gli animali da allevamento ma anche la fauna selvatica, i corsi d’acqua, l’aria e il suolo siano tutelati. In modo da produrre il cibo migliore e più nutriente. Che sia frutta,verdura,cereali o carne e latte, circa il 95 per cento del nostro cibo dipende dal terreno. Il suolo è l’ultima frontiera della Terra, dipendiamo da esso quasi per tutto il nostro cibo e per la stabilità del clima, ma, a causa di agricoltura e allevamento industriali, si sta deteriorando a una velocità allarmante: ci restano solo 60 raccolti.”

Nessun commento:

Posta un commento