venerdì 26 maggio 2023

Cinema e guerre: il fiuto anticipatore di Moretti

E come Nanni Moretti che presentava, e presenta ancora, i suoi film al Festival di Cannes, in Francia, per la Palma d’Oro, e non a Los Angeles, per l’Oscar, attribuendo al cinema francese quel qualcosa in più, quel certo “non so che”, anch’io sono sempre stata una fautrice del cinema in oggetto … senza considerare poi la capacità di Moretti anticipare i tempi, con i soggetti e le sceneggiature sempre e comunque un passo avanti. Per questo, andando a rileggere quanto scritto gli ultimi tempi sul mio blog, vedo che avevo anch’io in qualche modo anticipato quanto accaduto dopo: l’alluvione in Romagna e la perdita della biodiversità, scrivendo, come mi avvertivano Ispra e CIWF, che mancano solo 60 raccolti di cibo e allevamenti di animali, e poi sarà la fine dell’umanità come l’abbiamo sempre conosciuta. A meno che qualche fuori di testa come Elon Musk non ci voglia portare su Marte, mentre la Terra gira vorticosamente su se stessa ad una velocità che porta il Sud del mondo a scavalcare il Nord del mondo. Oppure il Nord a scavalcare il Sud. Il che è poi un po’ lo stesso. Se non fosse che i troppi melting pot (mescolanza di razze) taluni li fanno forieri di nuove e più qualificanti realtà, altri di sciagure tipo la guerra della Russia contro l’Ucraina. Come scriveva Manzoni nell’Adelchi, tanto per rifarmi anch’io ad uno scrittore molto amato dal nuovo ministro alla cultura e al merito: “Ai posteri l’ardua sentenza”.

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