martedì 21 febbraio 2023

Putin Zelenski, una pace che andrebbe trattata

Stamattina alla radio su Rai3 nel programma della lettura dei giornali cui rispondeva questa settimana un giornalista de L'Espresso, un ascoltatore ha fatto un'interessante domanda. E cioè: "Se lei potesse intervistare Volodomyr Zelenski alla vigilia del paventato attacco del 24 settembre da parte di Putin, data della ricorrenza dell'entrata in guerra esattamente un anno fa, cosa gli chiederebbe?". E il giornalista ha dato una risposta che a me è parsa condivisibile e intelligente: "Gli chiederei a che cosa è disposto a rinunciare pur di addivenire ad un trattato di pace che metta fine alla guerra." Non perché io stia dalla parte di Putin, ma perché i trattati di pace si fanno in due. Al netto dei pianti (finti) della Meloni sulla scala che porta i nomi dei caduti. Perché noi le armi le abbiamo e le mandiamo anche su quel fronte.

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