venerdì 29 ottobre 2021

Il cibo politically correct

Scrivevo dieci anni fa di come ci hanno tolto il gusto del cibo, proponendoci prodotti caseari senza lattosio, pasta senza glutine, birra senza alcool e così via. In pratica colpevolizzandoci per ogni scelta alimentare che non fosse politically correct. Oggi è vero, le famiglie sono cambiate, ma non è un buon motivo per proporci le ultime trovate di un certo signor A., produttore di primi e secondo piatti pronti tutti in linea con il nuovo che avanza, si sarebbe detto una volta. Adesso siamo arrivati fino al paradosso di cracker, snack, pasta e ogni altra goduria di questo tipo, senza olio di palma. Va bene, i palmeti arrivano dall'altra parte del mondo e forse faremmo bene a non accodarci al loro saccheggio. Ma per ben alimentarci basterebbe acquistare prodotti freschi di stagione (e in Italia si sa quanti ne abbiamo), insieme ad un certo numero di prodotti inscatolati, ma sempre italiani (penso alla pasta del tavoliere delle Puglie) e non per forza no questo e no quello. 

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