lunedì 19 ottobre 2020

Enolò, la carta dei vini informatizzata

 Enolò è una piattaforma web per il vino dal produttore a chi lo vende, ristorante o bar che sia. Il tutto informatizzato ma senza il bisogno di nessuna app. Con il massimo risparmio, massima efficienza, massima sicurezza e tanta competenza. Ora questo marketplace approda anche a Londra, un mercato importante per il vino italiano anche adesso che il Paese è uscito dalla Ue. L’idea si deve all'abruzzese Stefano Baldi ceo di Enolò, www.enolo.it, che contatta, per la sua realizzazione Giampietro Comolli, direttore di Osve Ceves, Osservatorio e consumi Vini Effervescenti. Prende il via così la start up, una piattaforma di vendita vino, non una e-commerce tradizionale, non un negozio online, ma un negozio itinerante fra le cantine e i ristoratori. Risolve problemi di uno e dell’altro, oggi così puniti dal Covid. E’ un canale B2B, in cui il web-marketing e i servizi integrati  sono il primo obiettivo, poi viene la vendita. La prima e principale attività di Enolò.it è quella di stendere la carta dei vini personalizzata e soggettiva, dedicata ai ristoranti, enoteche e winebar aderenti. Tutto avviene in automatico compilata la lista via web, scaricabile e stampabile, foglio per foglio, per i clienti. Basta poi cercare sul web il  www.cartadeivini.wine/nomedelristorante con accesso gratuito e si hanno tutte le notizie. Tramite il codice QR il cliente può, quando è già seduto al tavolo del ristorante o bar, visualizzare dal suo smartphone la lista vini di quell’esercizio. La funzione principale è quella di marketplace per i ristoranti, cioè tutta la logistica dal produttore al ristoratore in meno di 24 ore. Questo elimina quasi del tutto il fermo-vino nella cantina del  punto vendita o ristorante potendo organizzare serata per serata il menu in tempo reale. Oggi enolò ha in portfolio quasi 3mila etichette scelte da esperti, da enologi e da tecnici. Oggi in Italia la piattaforma  ha 35 magnum brand operativi, 600 ristoranti “ in carta”;  in 6 mesi ha movimentato 80mila bottiglie di vino solo sul mercato nazionale con l’obiettivo di 120-140 mila bottiglie a fine anno, compreso anche la stesura di nuovi accordi commerciali con strutture presenti sul mercato senza una logistica tecnologica attrezzata. Questo è un altro servizio, a terzi, molto importante.

  

 

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