Oggi
è la giornata dell’acqua. Il cui consumo andrebbe limitato per evitare effetti
nefasti sul pianeta. Come il clima secco di quest’inverno e le gelate
dell’incipiente primavera al Sud che hanno penalizzato la raccolta delle
primizie, quali gli asparagi che sono venuti su poco sopra la terra, offrendo
un prodotto scarsamente appetibile. L’Italia è famosa per l’asparago verde di
Altedo (Bo) che è una Dop e di quello bianco veneto. E ci sarà anche poca
frutta estiva come albicocche e pesche per le quali la scarsa offerta e i
prezzi mediamente più elevati del periodo potrebbero portare a preferire
prodotti di importazione. Il surriscaldamento globale, con le conseguenze sul
meteo, ha effetti nefasti non solo per l’aria che respiriamo ma anche
sull’agricoltura. Per esempio, le aringhe sono in fuga dal sud del Baltico
mentre a Colonia (Germania) si coltivano ulivi e i vigneti arrivano anche
all’estremo nord, a Postdam. Per quanto riguarda l’Italia, in Piemonte, questa
è stata un’annata scarsa per grano e orzo, e un calo di nocciole e castagne,
mentre è stata ottima per vino e mele.
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