Ostriche
made in Italy. Dalla Sardegna a La Spezia, fino a Goro nel Ferrarese se ne
producono 200 tons. Non tanto però da impensierire la Francia con le sue 120mila
tons (ma in Normandia le raccolgono i polacchi, un lavoro pesante che i
francesi non vogliono fare più). Le nostre ostriche costano meno di telline e
cannolicchi e l’Italia ne è il secondo consumatore europeo. La miticoltura da
noi è basata principalmente su cozze e vongole veraci, ma le ostriche puntano
principalmente sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Secondo un sondaggio
Federcooopesca-Confcooperative, l’85% degli italiani pensa, a ragione, che
l’ostrica sia principalmente di importazione. Ma solamente il seme del mollusco
viene importato dalla Francia dove qualche tempo fa un herpes ne fece strage.
Quanto ai prezzi si va dai 3 ai 7 euro al chilo fino a punte più elevate per
l’eccellenza. L’Iva pesa per il 22% e gli ostricoltori chiedono che sia
abbassata al 5% come per le telline.
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