Secondo i dati Coldiretti le
esportazioni di ortofrutta italiana sono cresciute del +2% nell’ultimo anno
raggiungendo quota 5,2 mld. L’aggregazione
per competere sui mercati internazionali ha dato i suoi frutti. Oltre la metà
delle OP (Organizzazioni professionali) nel settore dell’ortofrutta, sono
riunite nello stand - 1.200 mq per più di 50 imprese- di Cso (Centro servizi
ortofrutticoli di Cesena) alla Fiera di Berlino (Fruitlogistica). L’obiettivo è
esportare sempre di più, visto che in questo campo siamo dietro a Spagna e
Olanda. Ma il trend in questi ultimi mesi del 2017, e a partire dal 2014, si è
dimostrato positivo. Il fatturato delle nostre esportazioni è oggi vicino alla
soglia dei 5 mld di euro. Gli acquisti di ortofrutta in Italia fino a novembre
2017 si sono posizionati su circa 7,8 mln di tons, +3% sullo stesso periodo del
2016 per un valore complessivo di 13 mld di euro, anche grazie all’aumento dei
vegani (il 7% della popolazione). L’occasione per confrontarsi e guardare alle
prospettive dell’annata appena iniziata è data dal Fruit&Veg Experience
2018 presentato a Berlino dall’Istituto per il commercio estero (ICE). Unico
dato non positivo è che il volume totale del commercio digitale italiano della
frutta e verdura pesa solo per il 4%, ma la tendenza è espansiva se guardiamo
agli altri mercati. Un settore in cui invece noi italiani andiamo bene è quello
del recupero (550mila tons) di derrate altrimenti destinate al macero.
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