lunedì 22 giugno 2015

Enologia sempre più green: 3 nuovi vini senza allergeni


Tre nuovi vini laziali senza allergeni arricchiscono una produzione, il bio (+10% in dieci anni, 1.300 le cantine), che ha investito anche il comparto enologico, con l’introduzione dei vini senza solfiti, una sostanza, oggi dimostratasi superflua, che ne impediva l’ossidazione. La ricerca in questo campo continua e un euro speso a suo favore ne crea dieci di valore aggiunto. L’Università della Tuscia ha così recentemente deciso di sperimentare, tramite un finanziamento di 62mila euro del PSR della Regione Lazio (al 60% fondi comunitari), un progetto dell’associazione ProBio. La vinificazione senza allergeni di tre vini, il Macchia Sacra della cantina Castello di Torre in Pietra (4mila bottiglie), il 496 Frascati Doc dell’azienda biologica De Sanctis, e il Don Franco, della cooperativa Capodarco di Grottaferrata (che insieme producono 2mila bottiglie). Nel 2013, i vigneti biologici sono più che triplicati (311mila ha) e in Italia hanno avuto un tasso di penetrazione esponenziale: dal 2% al 16,80% del 2015; l’export si attesta al 29,3%, anche se al primo posto c’è la Francia con il 33,7% (dati Winemonitor Nomisma). Nella Ue ci sono 258mila ha di vitigni bio di cui 215mila tra Italia, Francia e Spagna.

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