sabato 13 giugno 2015

5.000 contadini nel centro di Milano, mah ...

Cinquemila contadini del mondo, da 170 Paesi, che guadagnano 40 euro al mese e vengono a Milano, invitati da Slow Food in occasione di Expo per tre giorni dal 3 al 6 ottobre, a cucinare per i senzatetto della città che oggi vuol dire soprattutto tanti migranti che stazionano in Stazione Centrale e altre parti della città, perlopiù nei centri di raccordo, per raggiungere la Germania. Senza trascurare le mense per i clochard o i nuovi poveri che a quanto pare in città sono molto cresciuti negli ultimi anni.
Questo quadretto idilliaco peccato sembri tanto uno spot pubblicitario per i Presìdi Slow Food, i cibi tipici e quelli salvati dall'estinzione, che si vendono a peso d'oro, e per i personaggi illustri che hanno già dato la loro disponibilità a ospitare qualcuno di questi contadini: i soliti noti. Eppoi tre giorni non sono troppo pochi? Per la logistica, dico. Far fare a questi contadini il viaggio dal loro Paese di origine, spesso molto lontano, per poi farli star qui 72 ore? E metterli nel centro di Milano, anziché ad Expo, per poi al ritorno da loro, fargli rimpiangere per non esserci potuti rimanere, perché Milano è molto bella soprattutto adesso con le vie d'acqua aperte e la Darsena. Insomma non so, ma io ho molti dubbi. Mi sembra tanto un'operazione di facciata che i giornali amplificano ampiamente, oggi c'era un articolo su Terra Madre Giovani, dopo che io ne avevo già scritto sul blog ieri, su quasi tutti i maggiori quotidiani, senza chiedersi nulla e senza chiedere nulla a Petrini (come farà per esempio a raccogliere questi fondi, sì d'accordo c'è il sito dove raccogliere donazioni e il supporto di Cariplo e San Paolo, però ... in Italia una raccolta fondi non si nega a nessuno, soprattutto a chi ce li ha).

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