mercoledì 25 settembre 2024

Ferragosto, politico mio non ti conosco

Non so quanti di voi sono stati in vacanza con i prezzi di questa estate. E cmq la permanenza si è notevolmente ridotta. Gente che va, gente che torna. Le vacanze già da qualche anno si sono ridotte a pochi giorni ed è stato per esse coniato il verbo “mordi e fuggi”. Di solito questo accadeva per le città d’arte, riempite in poco tempo da una marea di gente impossibile da gestire. E che coincidevano con le capitali d’Italia, nell’ordine: Torino, Firenze, Roma, Napoli, Palermo queste ultime due invase dai Mori. O con le quattro Repubbliche Marinare: Genova, Pisa, Amalfi, Venezia. Quest’ultima a difendere la civiltà cattolica dell’Occidente dai Templari. Adesso tutta Italia, e soprattutto i “riscoperti” borghi sono le mete preferite. Si respira aria di campagna e si mangia molto bene. Per capire meglio il fenomeno lo si può approfondire sul sito di Isvra o scaricare l’app Aibrnb. Ma bisogna anche notare che gli italiani viaggiano dappertutto. E dappertutto dove ci sia qualcosa da fotografare e postare. Tutto il mondo è Paese e per fare ciò ci si munisce di passaporto e biglietto aereo. Sembra facile no? No perché non tutto funziona come dovrebbe. Per esempio per avere un passaporto la trafila è lunghissima e consta di una serie di passaggi in internet che non tutti sanno gestire. E nella stazione più grande del Paese dopo quella di Roma, che sia detto per inciso si è fatta soffiare la candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026 aggiudicati a Torino e Cervinia, la Centrale di Milano è rimasta ferma per una sacco di tempo causa lavori di ripristino sulla rete ferroviaria. E fuori i taxi non si trovano. Possibile? Non ci si poteva pensare prima? I lavori in piena stagione? Ma i turisti sono spesso gente maleducata che non pensa a quanto male faccia al sistema marino gettare la plastica sulle spiagge. Sull’Adriatico per esempio è tornata la mucillagine ed è impossibile bagnarsi. Intanto ogni politico ha la sua passerella e il suo quarto d’ora, come insegnava Andy Wharol, di pubblicità. Ci sono i redivivi democristiani, gli appena eletti 5Stelle, i socialisti, i socialdemocratici, i repubblicani, i forza italioti, il Pd, e i Verdi. Adesso anche i fascisti della Meloni. Insomma ancora tutti lì, come se un secolo non fosse passato. E chi si preoccupa ancora del buco nell’ozono? L’idrogeno avrebbe dovuto dare vita ad una forma di agente propellente pulito, senza i cascami del petrolio e della nafta. Ma poi la questione fu chiusa perché l’idrogeno non sarebbe stato così pulito anch’esso. Di questo mi sembra di avervi già parlato; piuttosto ciò che ci dovrebbe preoccupare di più è il riscaldamento globale che anche di un solo grado e mezzo di innalzamento della temperatura ha provocato una crisi epocale. Mari che si alzano, ghiacciai che si inabissano. Ossa di dinosauri che riemergono. Ma davvero vogliamo vivere in un mondo così senza preoccuparcene? I fortunali sono forse l’ultimo segnale di avviso che ci dà un clima così scombussolato. Una volta erano appannaggio solo dell’emisfero meridionale. Adesso fanno capolino anche da noi. Vedi la tromba d’aria abbattutasi sul Canale di Sicilia proprio due giorni fa. Qualche morto, alcuni scomparsi e nessuno che si capaciti di come possa essere successo. Eppure meteorologi del calibro di Mario Tozzi e Gianluca Mercalli ci avevano messi in guardia: temperature che si alzano e mondo che va alla deriva. Ma c’è chi preferisce credere al Mondo all’Incontrario del generale Vannacci. Di mezzo c’è stata la pandemia che ha portato alla ricerca frenetica del vaccino che è stato anche trovato e in poco tempo. Ma ha cambiato la geopolitica del mondo in cui viviamo. Senza contare quanti decessi si sono avuti anche qui da noi. Adesso sono Cinesi, Russi, Filippini, Coreani che si contendono la supremazia globale, mettendo in un angolo l’Occidente civilizzato. Qui si confrontano ancora due teorie politico economiche: la liberalsocialista e la liberal liberale. L’una ispirata alle teorie di John Maynard Keynes e l’altra a quelle di Adam Smith. La prima sostiene che i profitti ricavati dalle attività economiche vadano reinvestiti in benessere sociale e l’altra che il profitto del commerciante è di sua pertinenza e la mano invisibile del mercato fa la sua parte nel redistribuirlo. Con la guerra in Medio Oriente, la maggior parte dei traffici marittimi anche con il loro portato di vite umanenere, circumnaviga l’Africa. E’ passato un secolo, cento anni, eppure i tedeschi sono ancora lì a reclamare la loro potenza sul mondo. E si portano adesso con sé tutte le altre latitudini. Per un approfondimento sul tema rimando a un libro appena stampato di Federico Rampini “Il nuovo Impero Arabo”. Cosa succederà in Medio Oriente e come cambierà per sempre le nostre vite. Non è un caso che prolifichino alle periferie delle nostre città le baby gang e che Roma, sorta sui sette colli, ne sia un preclaro esempio. Se una volta qualcuno cantava “Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica”, adesso il Papa ci vuole tutti in piazza a difendere i bambini. Come se non fossero mai stati insidiati dagli stessi cattolici, come se la piazza non fosse la stessa dove si erge la stele di Rosetta, dalla quale gli archeologi avevano tratto lo studio dei caratteri del Medio Oriente, le rune, e come se il Papa non si fosse lasciato recentemente sfuggire una frase come vedo troppa “frociaggine” in giro. Amen.

Nessun commento:

Posta un commento