venerdì 19 gennaio 2024

La nostra economia che non tiene

Sono stata appena informata, ma lo saprete anche voi se avete guardato oggi la tv, di notizie preoccupanti sulla tenuta della nostra economia. I saldi non sono partiti come si vorrebbe e le previsioni li vedono in calo rispetto al 2022. I consumatori non spendono quanto industrie, artigiani ed esercenti si aspetterebbero anche perché il loro potere di acquisto, causa il caro energia (bollette luce e gas), è diminuito. E se non si spende l'economia non riparte. Me lo diceva già mio padre quando ero una giovane liceale: il denaro bisogna farlo girare. Non è il capitalismo "cattivo" che ce lo chiede, ma le semplice constatazione di un dato di fatto. Però è anche vero, secondo me, che "i capitalisti sotto il naso ti venderanno anche la corda con cui si impiccheranno" (Louis-Ferdinand Destouche, alias Céline, l'autore meno compreso del secolo scorso, che invece di essere un nazista come molti credevano era un medico di campagna che faceva in scienza e coscienza il suo lavoro, in mezzo alla turpitudine causata dalle due guerre, quella sì fascista). Ed eccoci qui, con un pugno di mosche in mano,anche l'agricoltura biologica e gli agriturismi in stasi, e i franco-indiani della siderurgia (un tempo nostro fiore all'occhiello industriale), vedi alla voce Arcelor Mittal, che mettono i loro operai per strada. La libera stampa imbavagliata dal decreto Nordio che vorrebbe imporre le microspie ai giornalisti anziché agli indagati. Meloni e Schlein, se ci siete battete un colpo. (Non di cannone contro gli immigrati,però).

Nessun commento:

Posta un commento