martedì 25 marzo 2025

Prima e dopo il Covid

Dunque, cosa abbiamo imparato dopo il Covid? A parte che stare isolati e alieni dalle relazioni con gli altri è deleterio per tutti? Per me la storia si era fermata già prima. Non mi ero mai soffermata abbastanza, per esempio, sul significato della locuzione latina ex falso quodlibet. Che significa come da un enunciato contradditorio possano derivare enunciati similmente contradditori. E che il pensiero di un’altra persona è per l’appunto solo il suo pensiero o il suo punto di vista. Ma quando questo pensiero è quello di tua madre tutto il mondo che ti eri costruita intorno crolla miseramente. Ho letto sul librino di una signora che abita nel mio stesso paese e che si è molto impegnata nel sociale malgrado la sua infermità, il morbo di Parkinsons, una riflessione su cosa sia una madre. Secondo lei la madre è un grembo che ti ha accolto e accudito contro ogni avversità molto dopo la gravidanza e che ti condurrà per mano fino a quando non sarà lei ad avere bisogno di te. Come una bambina piccola che muove i primi passi. Ecco a me è capitato così. Il giorno del risveglio dall’isolamento, o lockdown come l’hanno voluto chiamare con il solito inutile inglesismo, mi sono ritrovata a tu per tu con una madre molto anziana che faceva le bizze come una bambina. E mi sono dovuta mettere nei panni di una madre come io non ho avuto la fortuna o la sorte di essere. Ma le avversità non vengono per caso. Stamattina, ascoltando la rassegna stampa radiofonica, ho avuto la ventura di sentire un’interruzione della trasmissione, non so quanto voluta o per caso, che parlava del Talmud come di un libro dalle migliaia e migliaia di pagine e di sfaccettature che abbraccia tutta la storia umana, non solo quella dell’Oriente scoperto tra l’altro da Marco Polo, un navigatore veneto. E mi sono così risvegliata dal mio particolare lockdown che è quello di essere diventata una prozia molto avanti negli anni senza averne i segni del tempo. “I nonni non sanno nel loro pensiero distinguere nei sogni il falso dal vero.” (Francesco Guccini). I nonni o i bimbi? Adesso la differenza mi sfugge, ma non deve essere molto importante. Dal Covid ho imparato che esistono le spie, che gli orsi bianchi sfuggono dalle banchise come fossero orsi bruni, solo capovolti. E vaglielo a dire a loro che la terra è tonda ed esiste la forza di gravità. Concludo questo post con la considerazione che potrei essere già nonna, ma non per questo non ho avuto la mia particolare sindrome di Stendhal, se non sapete cosa è guardate su Internet, quando ero ancora molto piccola e stavo salendo le scale della Torre di Pisa. Genova, Venezia, Pisa o Amalfi? Fate un po’ voi. Per me è Livorno dove i quattro incatenati che guardano verso i quattro punti cardinali sono l’incarnazione della schiavitù che il nostro fiero popolo ha patito troppe volte. E adesso caliamoci anche la carta di Ventotene.

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