martedì 9 aprile 2024

Polpi in allevamento intensivo

Ciwf lo dichiara da sempre: l’allevamento intensivo degli animali destinati all'alimentazione umana non solo è crudele ma anche insostenibile, per noi umani e per il nostro prezioso ambiente. Ci siamo cibati fino ad ora di ogni genere di flora e fauna commestibile senza pensare ai danni che commettevamo a detrimento della nostra preziosa Terra. E adesso che un visonario come Elon Musk vuole portarci negli spazi intergalattici è tutto un tirare i remi in barca. Per fare un altro esempio, le dive, i cantanti e gli attori di cinema e teatro fanno marcia indietro sulle loro ambizioni da Oscar o premio Donatello o Grammy Awards. Quasi avessero, con le loro opere e le loro aspirazioni al di sopra di ogni carriera modesta ma pur sempre onorevole, disonorato ogni categoria del loro genere. La frase che più si sente ripetere in questo ultimo anno è: "Non penso al passato e nemmeno al futuro, il presente è già troppo impegnativo." Ebbene, non lo era anche prima? Non lo sapevamo anche prima del superecobonus 110% che era impossibile vivere al di sopra delle nostre capacità? Mio nonno, con la sua terza elementare e un vissuto da oste sotto le bombe della seconda guerra mondiale sapeva già che in una casa era importante non entrassero né avvocati né medici. Per tornare all'impari lotta di Ciwf contro le carneficine ha trovato un altro fronte su cui combattere: un documento pubblicato di recente ha rivelato come il progetto dell’azienda Nueva Pescanova di aprire alle Isole Canarie il primo allevamento commerciale di polpi non è solo un piano crudele, ma comporta rischi ben più ampi. "L'azienda di prodotti ittici vuole sfruttare e rinchiudere circa un milione di polpi in un allevamento intensivo, ignorando le gravi preoccupazioni per il benessere di queste creature senzienti." "Ma non è tutto: le evidenze rivelano che Nueva Pescanova, nonostante dichiari sul suo sito web di impegnarsi a proteggere l'ecosistema e a ridurre al minimo il suo impatto ambientale, non ha considerato nemmeno i rischi per la fauna selvatica, per la salute pubblica e per l'ambiente. Non possiamo permettere che aziende come Nueva Pescanova antepongano i loro profitti al benessere degli animali, alla salute pubblica e al nostro prezioso ambiente." Chi ha voce in capitolo denunci il piano di Nueva Pescanova ed esortare l'azienda a fermarsi! O perlomeno boicotti i suoi prodotti a scaffale.

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