venerdì 12 marzo 2021

La ricetta della trippa

Considerata da molti troppo animalesca (è l'intestino delle mucche lavato con candeggina), non l'ho vista o sentita ultimamente in televisione e nei vari articoli, su stampa o nel web, che  parlano di cucina. Eppure a me è sempre piaciuta e ve la propongo come alternativa ai soliti cibi da mettere in tavola di sabato. Si tratta di rosolare nell'olio extravergine un trito di cipolla, carota, sedano e prezzemolo, cui aggiungere, alla giusta doratura, della pancetta affumicata. Intanto avrete lavato bene 400 g di trippa (per 4 persone) e lasciato asciugare. Quando la pancetta vi sembra rosolata, ma non assolutamente bruciata, aggiungetevi la trippa e fate andare un po' a fuoco allegro. Aggiungete subito dopo della conserva di pomodoro, tipo quella che una volta facevano le nonne e mettevano via per l'inverno in vasetti di vetro sterilizzati, sale e pepe. Coprite con acqua e fate sobbollire piano piano per due ore. Alcuni vi aggiungono anche i fagioli ma io tendo a non consumare due diverse fonti di proteine nello stesso pasto, e la carne della trippa e i fagioli, appartenenti alla categoria dei legumi, lo sono.   

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